alimentazione
di
Angie Cafiero
http://guide.supereva.it/mangiar_bene
C
i avviciniamo a maggio,
il mese delle fragole e
delle rose queste ultime
in cucina vantano una
tradizione millenaria.
Per quanto possa sembrare strano, i petali delle rose sono entrati prepotentemente a far parte della gastronomia, ricette
secolari li vedono queli protagonisti in
preparazioni dolciarie, soprattutto conventuali ma attualmente sono sempre
più spesso utilizzati nella realizzazione
di primi piatti, o anche come accompagnamento alle carni.
Sono due le varietà di rose che si prestano all’utilizzo in gastronomia: la Rosa
damascena (o rosa bulgara) e la Rosa
centifolia (o rosa di Provenza) questo
perchè sono di particolare interesse speziale e fitoterapeutico.
La rosa centifolia è detta anche rosa del
Marocco, il suo fiore viene utilizzato sia
per le produzioni erboristiche che per
gli usi gastronomici e deriva in realtà
dall’ibrido tra Rosa centifolia e Rosa gallica, una rosa rossa, gli elementi biochimici presenti nella fioritura sono principalmente citronellolo e geraniolo, due
essenze aromatiche che unite all’alcool
feniletilico ovviamente in alte dosi hanno fama di scatenare effetti afrodisiaci.
La storia dell’utilizzo dalla rosa in cuci-
na, quindi, passa attraverso varie fasi. Tra
le ricette che ho ritrovato nelle tradizioni italiane dei secoli scorsi, vi è questa
che vado a proporvi, è una ricetta conventuale napoletana risalente al 1590 e
veniva realizzata con le rose provenienti
dal Chiostro di Regina Coeli ed i frutti
del Borgo della Sanità, allora campagna,
di Napoli.
Una piccola premessa per chi vuole realizzare piatti a base di rose, onde garantire
una genuinità delle preparazioni, quindi
è importante scegliere petali derivati
rigorosamente da agricoltura biologica,
in modo da esser sicuri di non trasferire
sostanze tossiche nelle pietanze.
INGREDIENTI
- gr 400 di farina bianca
- gr 100 di miele
- gr 50 di zucchero
- 4 uova
- 1 bustina di lievito in polvere
- 2 rose (petali tagliati a striscioline)
- 1 pizzico di fiori d’erica
- 2 bicchieri di latte
- Burro
- Farina
- Alcune pesche
- Alcune ciliegie
- Alcune fragole
- Melone
- Alcuni fiori d’erica
- Succo di limone
- Succo d’arancia
- Alcuni petali di rosa canina
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 bicchiere di maraschino
ESECUZIONE
Impastate 400 gr. di farina bianca con 100 gr. di miele, 50 di zucchero, 4 uova, una
bustina di lievito in polvere e petali di due rose tagliati a striscioline, un pizzico di
fiori d’erica e 2 bicchieri di latte. Lavorate l’impasto versatelo in uno stampo unto
di burro e spolveratelo di farina. Infornatelo per mezz’ora a calore moderato, poi
togliete la torta per farla raffreddare. Preparate un composto di pesche, ciliege,
fragole, melone, fiori d’erica e succo di limone e d’arancia, petali di rosa canina.
Un bicchiere di vino bianco ed uno di maraschino. Fate cuocere il composto per 10
minuti, fatelo raffreddare e stendetelo sulla torta.
Decorate con fragole e ciliege e rimettete in forno per 15 minuti; poi fate
raffreddare per almeno 3 ore.
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