SALUTE & BENESSERE
Tornando alla descrizione di questo “uovo” di energia in cui siamo
immersi, possiamo dire che esso pulsa ritmicamente in una specie
di movimento respiratorio, di fatto l’aura è strettamente legata alla
respirazione. Respirando incameriamo insieme all’ossigeno una
certa quantità di energia vitale detta “PRANA”. Il Prana attraversa
dei particolari canali energetici collegati alla colonna vertebrale a
cui sono collegate a loro volta delle spirali di energia simili a fiori chiamate CHAKRA che in lingua sanscrita vuol dire ruota o
mulinello. I chakra principali sono 7 e sono collegati ai 7 strati
dell’aura, essi si distribuiscono dal basso della colonna v. fino alla
sommità del capo. Questi vortici ruotando accumulano l’energia
del prana e fungono anche da “porte” per lo scambio energetico.
La misura in cui i chakra sono aperti e attivi dipende dal grado di
sviluppo spirituale dell’individuo. Più questi centri sono efficienti
e aperti più l’aura della persona si espande, acquista forza, luminosità e brillantezza. La famosa aureola luminosa dipinta sul capo
dei santi altro non era che la rappresentazione simbolica dell’aura.
Credo che lo stesso vocabolo che definisce “illuminati” esseri realizzati dello spessore di un Cristo o di un Buddha stia ad indicare
che costoro sono giunti ad un livello tale di spiritualità e di espansione di coscienza che la loro aura è diventata pura luce radiante.
Nella medicina sacra degli antichi peruviani ad esempio, il campo
e. che avvolge l’essere umano è considerato come uno schermo
protettivo che ci protegge dai pericoli esterni. Secondo la loro
visione avere un campo e. forte ci permette di avvertire un pericolo già ad una certa distanza e anche di tenere a distanza virus e
batteri evitando così di farci ammalare. Esistono molti modi per
potenziare la nostra aura se desideriamo farlo.
Prima di tutto bisogna sgomberare la mente dal rimuginare continuo e dai pensieri fissi e ripetitivi, questi scaricano molto il campo
energetico in quanto distolgono l’attenzione dal presente e non ci
permettono di essere aperti a raccogliere altre informazioni energetiche che vanno invece a nutrirlo. Per aiutarci a rilassare la mente è molto utile immergersi nella natura il più possibile. Esistono
luoghi in natura particolarmente ricchi di energia ma in generale
utilizzando tutti i nostri sensi, respirando aria pulita, annusando i
profumi della natura, ascoltandone i suoni, ammirandone le forme e i colori, toccando, assaggiando ci rigeneriamo e ci ricarichiamo. Attraverso la bellezza e la perfezione della natura riusciamo
più facilmente a contattare il nostro io superiore ovvero la scintilla
divina che dimora in ognuno di noi. Tra tutti i nostri sensi quello
del tatto è particolarmente importante. La pelle è un’estensione
del nostro sistema nervoso; può succedere che a causa di pensieri
ripetitivi o traumi emotivi l’energia si fissa in qualche punto del
corpo e rimane lì intrappolata, a causa di ciò anche se la persona
è viva non userà tutto il suo potenziale energetico e quella “pozzanghera” di energia stagnante farà male al suo corpo. Per liberarci
da quest