100% Fitness Mag - Anno IV Agosto 2010 | Page 36

tre invece, ardimento, audacia, temerarietà, sicuramente non sono parole di uso corrente. Se mai ce ne fosse bisogno, abbiamo un’immediata dimostrazione di come mediamente conosciamo più un’emozione controproducente e depotenziante come la paura, che non l’emozione potenziante come il coraggio. E tutto questo viene inequivocabilmente rappresentato dal nostro linguaggio, facendoci capire come i sentimenti che ho descritto prima, come l’ansia, lo stress e la paura stessa, prevalgono sulle sensazioni positive come potrebbero essere, gioia, passione o coraggio. Ma la cosa più incredibile è che, negli ultimi anni, i vocaboli negativi hanno riempito così tanto il linguaggio comune e vengono così frequentemente utilizzati per trasmettere intensità emozionale, da essere usati addirittura a sproposito al posto di quelli positivi, per indicare cose molto belle, piacevoli, numerose o entusiasmanti. Quante volte abbiamo sentito, soprattutto nella comunicazione giovanile, che in quanto tale, rappresenta la comunicazione più moderna e attuale, frasi di questo tipo: E’ stato bello da paura; E’ stato un concerto apocalittico; Sono stato bravissimo, 36 | 100% Fitness Magazine li ho ammazzati tutti; E’ una bomba; E’ stato sconvolgentemente bello; E’ stato un successo devastante; Mi piace di brutto. Paura? Apocalittico? Devastante? Brutto? Sconvolgente? Ma che roba è questa? Perché usare termini così negativi per enfatizzare qualcosa di positivo? E ora vuoi sapere qual è il più incredibile modo di dire, che per esaltare la cosa più bella che esista, il sentimento più meraviglioso del mondo, “l’amore”, utilizza un’espressione di quella più negativa? Ti potrà far sorridere analizzarla da questo punto di vista, perché è una frase talmente classica che, almeno una volta nella vita, forse, l’abbiamo usata tutti. “Ti amo da morire”! Non ci avevi mai fatto caso…eh? E’ incredibile, ma per dire che amiamo davvero, in modo straordinariamente totalizzante e meravigliosamente vitale, tanto da far vibrare di passione ogni cellula del nostro corpo (e nota invece che splendide sensazioni trasmette e stimola quest’altro tipo di linguaggio), insomma, per esaltare al massimo la nostra capacità d’amare, usiamo paragonarla alla morte. E poi ci stupiamo se, inconsciamente, molti associano il dolore all’idea di amare. Concludo, dandoti appuntamento per il continuo di questo articolo nel mese prossimo ed invitandoti ad usare sempre meno le parole depotenzianti, come la paura, perché la nostra mente, nel suo inconscio si abitua e quasi quasi inizia a crederci. La paura è soltanto uno stato mentale, è solo una creazione della nostra mente; e il modo più semplice per superarla è affrontarla!!! “Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e non c’era più nessuno”!!! Johann Wolfgang Goethe