100% Fitness Mag - Anno III Ottobre 2009 | Page 57
la grave materia del rispetto della vita
umana e della sua dignità, produce una
sorta di progressivo oscuramento della
capacità di percepire la presenza vivificante e salvante
di Dio. Per questo, quando
viene meno il senso di Dio,
anche il senso dell’uomo
viene minacciato e inquinato, come lapidariamente
afferma il Concilio Vaticano II: «La creatura senza il
Creatore svanisce... Anzi,
l’oblio di Dio priva di luce
la creatura stessa». L’uomo
non riesce più a percepirsi
come «misteriosamente
altro» rispetto alle diverse creature terrene; egli
si considera come uno dei
tanti esseri viventi, come
un organismo che, tutt’al
più, ha raggiunto uno stadio molto elevato di perfezione. Chiuso nel ristretto
orizzonte della sua fisicità, si riduce in
qualche modo a «una cosa» e non coglie più il carattere «trascendente» del
suo «esistere come uomo». Non considera più la vita come uno splendido
dono di Dio, una realtà «sacra» affidata
alla sua responsabilità e quindi alla sua
amorevole custodia, alla sua «venerazione». Essa diventa semplicemente
«una cosa», che egli rivendica come sua
esclusiva proprietà, totalmente dominabile e manipolabile.
Così, di fronte alla vita che nasce e alla
vita che muore, non è più capace di lasciarsi interrogare sul senso più autentico della sua esistenza, assumendo con
vera libertà questi momenti cruciali del
proprio «essere». Egli si preoccupa solo
del «fare» e, ricorrendo ad ogni forma
di tecnologia, si affanna a programmare, controllare e dominare la nascita e la
morte. Queste, da esperienze originarie che chiedono di essere «vissute», diventano cose che si pretende semplicemente di «possedere» o di «rifiutare».
Del resto, una volta escluso il riferimento a Dio, non sorprende che il
senso di tutte le cose ne esca profondamente deformato, e la stessa natura,
non più «mater», sia ridotta a «materiale» aperto a tutte le manipolazioni.
A ciò sembra condurre una certa ra-
zionalità tecnico-scientifica, dominante
nella cultura contemporanea, che nega
l’idea stessa di una verità del creato da
riconoscere o di un disegno di Dio sulla vita da rispettare. E ciò non è meno
vero, quando l’angoscia per gli esiti di
tale «libertà senza legge» induce alcuni
all’opposta istanza di una «legge senza
libertà», come avviene, ad esempio, in
ideologie che contestano la legittimità
di qualunque intervento sulla