100% Fitness Mag - Anno III Ottobre 2009 | Page 26

L’angolo degli esperti ► pediatria Malattie trasmesse dagli animali di compagnia Dottor Carlo Alfaro Pediatra E’ ben risaputa la possibilità che gli animali trasmettano malattie all’uomo (chiamate“zoonosi”). Sono però da sfatare false paure o ingiustificati timori, che possono spingere a privarsi di un rapporto così arricchente e benefico come quello con gli animali. Persino le così paventate allergie, secondo alcuni studi (teoria “igienica”), sono prevenute, e non stimolate, da un contatto precoce e intenso con gli animali, come avviene nei bambini cresciuti in ambiente rurale. Il rapporto indissolubile uomoanimali, originatosi nella notte dei tempi, è quanto mai indispensabile per l’uomo contemporaneo, che la modernizzazione della vita ha reso sempre più ammalato di solitudine. Gli amici animali ci permettono di recuperare la nostra parte più naturale, e quindi autentica, sostanziale. La “dichiarazione di Ginevra” del 1995 riconosce che gli animali di affezione sono componenti essenziali del rapporto tra l’uomo e il suo ambiente di vita. Nelle case europee si contano attualmente, su circa 341 milioni di persone, 310 milioni di animali; in Italia sono 42 milioni circa. In particolare, il rapporto con gli ani- mali è importante per i bambini, che attraverso il gioco, le emozioni, la comunicazione non verbale, il contatto fisico possono sviluppare più facilmente i processi cognitivi e sensoriali necessari alla difficile e delicata avventura di crescere. Vivere a contatto con gli animali permette infatti al bambino di comprendere naturalmente gli eventi fondamentali della vita(nascita, crescita, malattia, morte), di sperimentare sentimenti quali solidarietà, protezione, tolleranza, fiducia, pietà, responsabilità, amore, separazione, di superare momenti di crisi attraverso processi di identificazione, imitazione, proiezione. In taluni casi gli animali possono rappresentare addirittura una terapia per diverse forme morbose (“pet- therapy”). Per evitare le zoonosi è importante rispettare corrette norme di igiene nella convivenza con gli animali. I punti-chiave della prevenzione sono cinque: 1) cura dell’igiene e della salute dell’animale; 2) igiene nel contatto con l’animale; 3) igiene dell’alimentazione dell’animale; 4) igiene delle deiezioni (feci, urine) dell’animale; 5) lotta al randagismo di cani e gatti. IGIENE DELL’ALIMENTAZIONE DELL’ANIMALE Per gli animali domestici andrebbero osservate le stesse norme igieniche che valgono per l’alimentazione dell’uomo, esempio dar loro solo cibi puliti e freschi, latte confezionato o bollito, carni o frattaglie solo ben cotte, verdure e frutta ben lavate o cotte, evitare che bevano acque luride o mangino rifiuti. Attraverso i cani alimentati con carni crude ad esempio si può contrarre la echinococcosi, causata dall’ingestione delle microscopiche uova del verme echinococco eliminate dal cane infetto con le feci. Il cane, leccandosi, può portare le uova nella propria saliva o sul pelo; altre uova finiscono nel terreno e possono contaminare oggetti ed alimenti (es. verdure). Il cane si infesta mangiando carni e visceri (polmone e fegato soprattutto) infestati, non cotti, soprattutto se di ovino 26 100% Fitness Magazine (infatti la malattia è più diffusa dove sono allevati gli ovini, ad es. in Sardegna). Le uova nell’intestino dell’uomo liberano le larve che passano in circolo e si possono localizzare in diversi organi, soprattutto fegato, polmoni e, più raramente, rene, cervello,ossa. Nei tessuti si trasformano in cisti che inizialmente sono piccole e non danno disturbi, poi, ingrandendosi, comprimono gli organi come un tumore. La rottura della cisti può essere pericolosa per la vita (shock anafilattico). La cura è in genere chirurgica. Per la prevenzione, il cane non deve mangiare frattaglie, se non ben cotte. Dopo ogni contatto personale con un cane, bisogna lavarsi accuratamente le mani; inoltre la verdura e la frutta devono essere sempre ben lavate.