100% Fitness Mag - Anno III Ottobre 2009 | Page 18
L’angolo degli esperti ► psicologia
Come e quando curarla
Per Freud la gelosia è come il dolore,
un sentimento normale. Se non lo si
prova vuol dire che è un fenomeno represso e gioca un ruolo ancora maggiore nell’inconscio. Secondo noi psicologi
più originali, come ad esempio spingere il partner nelle braccia di un altro o
altra per scongiurare le terribili paure
di essere ingannati. Lo psicoanalista J
P. Winter sostiene che la gelosia come
tutti possediamo delle strategie a livello inconscio per proteggerci contro le
sofferenze d’amore, Alcune persone si
chiudono in se stesse al punto tale che
non vogliono più innamorarsi per paura
di essere traditi. Altre ricorrono al convincimento di avere sempre un posto
privilegiato nonostante eventuali tradimenti; altri utilizzano strategie ancora
l’amore non ha cura. Se non possiamo
evitare la gelosia possiamo però evitare
che essa ci annienti. La gelosia non è un
segnale d’amore è un mito da sfatare.
Se il partner non si mostra geloso non
significa che non ama, semplicemente è
sicuro di se stesso e dell’altro.
Poi ci sono persone possessive: che vogliono controllare il comportamento
del partner, con chi esce, come si veste
etc. Bisogna porre un limite per preservare la propria autonomia ed indipendenza. Così come in nessun caso si può
giustificare l’uso della violenza. Le persone che aggrediscono fisicamente per
gelosia di solito sono molto immature,
dipendenti e manipolatrici.
Giustificano le loro reazioni come
prova d’amore verso il partner che gli
appartiene. Non hanno imparato a controllare e gestire gli impulsi, passano
dalla passione alla violenza con estrema
facilità e non è raro che la violenza vada
in crescendo.
Ci sono poi delle differenze di genere:
agli uomini costa di più riconoscere di
essere gelosi ma non ne sono immuni,
si infuriano e nel peggiore dei casi diventano violenti o decidono di troncare
la relazione, inoltre intendono l’infedeltà come un attacco al loro orgoglio e
onore maschile e vogliono sapere se ci
sono stati rapporti sessuali e come sono
stati entrano dunque in competizione.
Le donne invece tendono ad assumersi
la colpa dell’eventuale tradimento e a
salvare la relazione; utilizzano diverse strategie come cambiare immagine
oppure tornare sui propri passi. Sono
inoltre molto curiose nei confronti delle rivali. A volte la gelosia a piccole dosi
fa bene: porta ad analizzare la relazione
e a decidere se realmente soddisfacente
o che cambiamenti possono apportare
dei miglioramenti. Può essere anche un
segnale di amore anche se molto discutibile. Concludendo in dosi moderate
apporta un extra di passione alle relazioni sessuali un po’ spente.
Analizzare la gelosia, sapere da dove
viene la paura, l’insicurezza, ed i sentimenti che si nascondono dietro aiuta
a prenderne le distanze e soprattutto a
sopportare meglio i momenti di crisi,
ma spesso non è un’anestesia!
Per approfondire potete leggere i seguenti testi:
Michelle Kennedy Come sopravvivere... alla gelosia
Valerio Albisetti Per vivere con le persone gelose Edizioni Paoline
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