S
alute & Benessere
di Monica Ioviero
Podologa
PODOLOGIA
Prevenzione del
piede diabetico
L
a guarigione delle ferite è un
processo biologico complesso.
Essa consiste nella reazione da
parte di qualsiasi organismo al
danno tissutale, ed è volta a ripristinare la continuità e la funzionalità del tessuto o dell’ organo.
Perché la guarigione proceda senza difficoltà è
essenziale l’integrazione fra i processi di omeostasi infiammazione proliferazione e maturazione.
Molti fattori sia locali sia sistemici possono
influenzare negativamente il processo di guarigione.
Esistono problemi specifici di neuropatia, ischemia ed infezione nella ritardata guarigione di
lesioni del piede nei pazienti affetti da diabete.
Il diabete, come malattia, può influenzare il
normale processo di guarigione delle ferite, la
prevenzione del piede diabetico si basa essenzialmente su tre punti:
A - Screening del piede a rischio
B - Istruzione ed educazione
C - Correzioni delle condizioni ad alto rischio
A - Fase dello screening
Si compone della anamnesi, valutazione di
quelli che sono i problemi che il paziente riferisce; ispezione della scarpa che il diabetico
usa,in quanto molti dei problemi ai piedi sono
il risultato di conflitti di questo con la scarpa.
E’ importante valutare che non vi siano chiodi
o altro materiale che può lesionare il piede, che
non vi siano cuciture interne che possono sfregare e quindi danneggiare la pelle, evitare scarpe strette o comunque appuntite o con tacchi
molto alti.
Si passa poi all’ ispezione del piede: si valuta la
conformazione della pianta (piede cavo, piede
piatto) delle dita (piede egizio, quadro, greco),
della posizione del piede (piede talo, equino,
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varo, valgo), si valutano eventuali atteggiamenti
delle dita (alluce valgo, dita ad artiglio, dita a
martello).
Si valuta la presenza di prominenze delle teste
metatarsali che possono predisporre a lesioni
nei punti di iperpressione, il colore della cute,
la presenza di ipercheratosi che devono essere
rimosse immediatamente e con cura perchè al
di sotto delle stesse si possono formare delle
ulcere.
- valutazione del rischio di lesione ai piedi
- screening della neuropatia periferica
- valutazione della sensibilità vibratoria con
biotesiometro o con diapason
- valutazione della sensibilità tattile con monofilamento di 10 gr in tre punti del piede(dorso
primo dito, prima testa metatarsale quinta testa metatarsale)
- valutazione della arteriopatia periferica indice pressione sistolica caviglia braccio(abi)che
se < 0,9 da’ il sospetto di arteropatia,se < 0,8
la certezza
B - Istruzione ed educazione
Per iniziare un discorso educazionale è importante prima la formazione degli operatori sanitari che compongono il team (medici, infermieri, podologi, tecnici ortopedici). Molti sono gli
aspetti trattati durante i corsi e i consigli pratici
da seguire con cura.
Il più delle volte è importante coinvolgere durante le sedute gli stessi parenti dei pazienti o
chi bada loro che sono nella gran parte dei casi
anziani.
C - Correzione delle
condizioni di alto rischio
• Controllo della glicemia
• Controllo della pressione arteriosa
• Controllo delle dislipidemie
• Abolizione del fumo di sigaretta