S
alute & Benessere
di Carlo Alfaro
Pediatra
P E D I AT R I A
Solidarietà
e volontariato
L
La solidarierietà è un po’ il
o’
sale, il senenso della vita
umana. Spesso si sentono
no
ripetere frasi tipo “meglio
lio
farsi i fatti propri”, “abbiaiamo già abbastanza problemi
mi
noi per pensare ai guai degli
gli
altri”, ma in fondo la vita è
proprio questo, spendersi,
si,
buttarsi nella mischia, conndividere, concedersi anche
he
al rischio di sporcarsi o farsi
si
male, specchiarsi nella sofferenza degli altri per riconoscere la propria debolezza,
a,
a
il proprio dolore, la propria
imperfezione, ma anche la capacità di riscatto. Specie poi
i d
quando si tratta di persone ammalate,è brutto restar sordi
alla loro richiesta di aiuto. Per fortuna non è vero che nel
mondo attuale, pur schiavo del consumismo e del denaro,
non ci sia più spazio per i veri valori. La cronaca ci propone
giornalmente storie di buona volontà e impegno. Ecco degli
esempi di questi giorni.
Due equipe di chirurghi dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ sono partiti il 19 febbraio con destinazione Gaza
su richiesta del Ministero degli affari esteri e con il sostegno del Comune di Roma per sottoporre a cure di urgenza bambini e ragazzi coinvolti nella crisi mediorientale. Si
tratta di una missione volta a portare assistenza sanitaria
e chirurgica in un territorio martoriato dalla sofferenza.
La missione rientra nel progetto dell’ospedale “Un reparto
grande cinque continenti”, che ha consentito finora di assistere piccoli pazienti in oltre quaranta Paesi, sotto il motto
che ovunque
vi sia un bambino che ha bisogno di cure diventa un imperativo morale fare di tutto per soccorrerlo. Questi interventi
medici portano in queste zone anche un auspicio di pace.
Un’altra buona azione viene svolta a Napoli nei confronti
dei bambini di origine immigrata dagli educatori dell’associazione Quartieri Spagnoli, che insieme alla
cooperativa sociale Passaggi, realizza sui territori difficili di
Forcella e dei Quartieri spagnoli “Children in rete”, progetto
26
100% Fitness Magazine
che si rivolge a bambini dai 6
ai 10 anni, coinvolgendoli in
p
percorsi di socializzazione e
i
integrazione, attivita’ di sos
stegno scolastico e laboratori
lu
ludico-ricreativi. Finanziat
to dalla regione Campania,
“
“Children in rete”, che nel
co
corso degli anni e’ cresciuto
se
sempre piu’ soprattutto grazi
zie ai contributi di fondazioni private, ha ottenuto ottimi
ris
risultati. Piu’ di 70, in
to
totale, i bambini stranieri che
ve
vengono accolti, dall’uscita
de
della scuola fino alle 19, dal
lun
lunedi’ al venerdi’: 50, prevalentemente srilankesi e
latinoamericani, ai Quartieri spagnoli; 26, provenienti da
diverse aree geografiche, tra cui Cina, Ucraina, Pakistan,
Nigeria e Moldavia, a Forcella. 14 gli operatori sociali che
lavorano in questi quartieri. I bambini vengono inseriti in
un percorso di sostegno sociale per favorirne l’inclusione e
il successo scolastico; vengono inoltre realizzati spettacoli,
feste, laboratori di pittura ed altri eventi.
Ancora una notizia di solidarietà di questi giorni: l’associazione “Save the Children” ha inaugurato lo scorso 19 febbraio a Roma(a due passi dalla stazione Termini) il centro
diurno per minori Civico Zero, per aiutare i bambini stranieri che giungono nel
nostro paese soli o che vivono in difficili situazioni familiari e sono a rischio marginalita’ e devianza, fornendo loro
immediata protezione, accoglienza e adeguata assistenza
sanitaria, sociale e legale. Sono 7.797 i minori stranieri non
accompagnati arrivati in Italia nel 2008. Con l’iniziativa
“Un’ora che vale una vita”, le Poste Italiane devolveranno la
retribuzione di un’ora di lavoro a favore di nove organizzazioni del terzo settore, su programmi per la tutela dei diritti
dell’infanzia, tra cui il centro Civicozero.
Ma di tanta solidarietà c’è bisogno anche ogni giorno negli
ospedali italiani. La malattia e l’ospedalizzazione comportano, a qualunque età, senso di crisi e vulnerabilità, disorientamento, smarrimento dell’identità, menomazione dell’interazione sociale. Ciò è ancora più cruciale per i bambini,