GELATO: DA COME LO MANGI SI VEDE CHI SEI
Chi lo sceglie artigianale è un istintivo, chi lo ama confezionato un razionale. Chi lecca è un ottimista, chi
morde un vincente
Si può capire la personalità di chi abbiamo di fronte anche
solo mangiando insieme un gelato. E’ la tesi dell’associazione delle industrie dolciarie italiane (Aidi), secondo cui dal
tipo che si preferisce, dal modo in cui lo si “aggredisce”,
dalla scelta tra cono o coppetta, si possono intuire molte
cose delle persone. Per esempio: chi preferisce il gelato
artigianale è più vicino alla dimensione gratificatoriaistintuale, mentre chi preferisce il gelato confezionato
mostra un quadro di personalità in cui contano maggiormente gli aspetti razionali. E ancora. Chi predilige il
cono manifesta una sorta di risonanza con lo spirito sublimato di Venere. Più complicato è il quadro simbolico della
coppa, che si presenta sotto due aspetti essenziali: quello di
vaso dell’abbondanza e quello del vaso contenente la bevanda dell’immortalità.
Quanto ai modi in cui si mangia, chi lecca il gelato è una
persona che ama la vita sociale e conoscere gente nuova, è
ottimista e talvolta anche ambiziosa a cui piace piace provocare chi le sta attorno. Chi succhia il gelato è probabilmente
molto orientato ai legami affettivi intensi, quasi simbiotici.
Chi invece consuma il gelato a morsetti tende ad essere
una persona piuttosto attenta e cauta in ogni circostanza
della vita. Una persona che non ama prendere decisioni affrettate, gentile e sensibile e prevalentemente riflessiva. Chi
mangia il gelato a morsi è piuttosto testardo, vuole decidere
di testa propria, ama lavorare ed è tendenzialmente molto
sincero.
E chi mangia il gelato cominciando dalla parte inferiore del
cono? Pare sia un segno di personalità vincente.
ASMA, PIÙ ESPOSTI SE MANCANO LE VITAMINE A E C
Lo dimostrano 40 studi degli ultimi 30 anni: rischio più elevato del 12%
in caso di carenza anche non particolarmente rilevante
Una carenza di vitamina A e C potrebbe alzare il rischi