Animali
Che rogna… la ROGNA!
V
ogliamo intendere per rogna quella malattia cutanea dei nostri animali da compagnia caratterizzata da prurito e perdita di
pelo. Le ‘rogne’ che ci interessano, perché
esistono vari tipi di rogna, sono malattie
indotte da acari, che sono classificati come membri
dell’ordine Acarina, parenti più piccoli, visibili solo
al microscopio, delle più note zecche e fratelli degli
acari della polvere, ben noti per essere responsabili di
fenomeni allergici.
La nostra attenzione si focalizzerà sulle forme di rogna del gatto e del cane, ma sappiate che ogni specie
può avere la sua “rogna”.
Rogna sarcoptica o scabbia del cane
Chi non ha mai sentito parlare della “scabbia”? E
una malattia cutanea dovuta all’acaro Sarcoptes scabiei varietà canis che colpisce il cane, raramente il
gatto, non disdegna l’uomo. E’ la malattia cutanea
più pruriginosa in assoluto caratterizzata da elevata
contagiosità sia per contatto diretto che indiretto.
L’acaro vive nello strato corneo della cute, nutrendosi
di detriti e scavando gallerie nelle quali le femmine
depongono le uova. Le parti ventrali dell’addome i
gomiti i tarsi, il margine delle pinne auricolari, sono
le zone cutanee tipiche dell’interessamento della malattia, almeno nelle prime fasi perché
poi rapidamente coinvolge tutto il
corpo, eritema scaglie giallastre alopecia, prurito intenso che aumenta col
calore, di notte o vicino ad una fonte
di calore, sono i motivi per i quali ci
portano l’animale a visita.
Rogna notoedrica
o scabbia del gatto
Questa malattia è causata dal Notoedres Cati, acaro, parassita della cute
del gatto e, non solo, che ha un ciclo
biologico simile al Sarcoptes scabiei
var canis. La scabbia del gatto ha come
sede le pinne auricolari e coinvolge
rapidamente tutta la testa e il resto del
corpo dando una dermatite crostosa
molto pruriginosa naturalmente con
caduta dei peli. Anche in questo caso
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la contagiosità interspecifica è alta con possibilità di
coinvolgere altre specie uomo compreso.
La diagnosi di scabbia sia nel gatto che nel cane si
fa con un esame che si chiama raschiato cutaneo che
consiste nel grattare la superficie cutanea fino a farla
sanguinare con una lama tagliente, in questo modo
si raccoglie del materiale che messo su un vetrino coprioggetto e guardato al microscopio potrebbe svelare la presenza del parassita. E’ molto facile
mettere in evidenza il notoedres del gatto, la ricerca
del sarcoptes invece potrebbe essere più indaginosa,
richiede raschiati multipli e più estesi e le ricerche
potrebbero comunque essere infruttuose, motivo per
cui se si sospetta la scabbia ma non si trova l’acaro è
buona regola fare comunque la terapia.
Otite parassitaria o Rogna auricolare
La rogna del canale auricolare è dovuta all’Otodectes
cynotis, un acaro che colonizza il condotto