100% Fitness Mag - Anno III Luglio 2009 | Page 58

SOCIETÀ di Salvatore Spinelli L’Angolo della Poesia IL LUPO E I PASTORI Un giorno un lupo, non si crederà, ebbe un attacco di umanità criticando molto severamente gli atti fatti da prepotente. Ognuno -disse- mi vuol troppo male perchè la mia presenza è letale, mi vuole male il buon pastore, il contadino e il cacciatore. A Giove s’innalzano orazioni perchè m’infligga gravi punizioni o che da questo mondo mi cancelli perchè, dicono, procuro flagelli. La vita mia l’uomo mette all’asta ma quest’atto vile neppur gli basta, non c’è bimbo cui non si minacci, cupo: “se non fai il bravo chiamo il lupo!” Il tutto per qualche pecora malata o per qualche capra azzoppata o per qualche pollastro rinsecchito che non stuzzica neanche l’appetito. Per loro io son crudele e meschino ma loro si gustano il bocconcino e pure i cani, piccoli o grossi, soddisfatti si mangiano gli ossi. Ma ora voglio cambiare sistema e risolvere l’annoso problema e qui faccio solenne giuramento che di carne viva più non m’alimento. Intanto io, il lupo, sono digiuno perchè rispettar volevo ognuno, del prossimo volevo aver riguardo e poi, ecco qua, che cosa guardo. D’ora in poi mangio solo verdura che da sempre offre la natura, mai più cacciagione o carne morta e ogni altro mangime di sorta. Allora vengano sotto questi denti aguzzi, lunghi e assai potenti pecore, montoni e agnelletti sian sani, malati o con difetti. Ma mentre in tal modo s’impegnava e il suo futuro ipotecava, vide dei pastori intorno al fuoco e la cosa lo meravigliò non poco. 58 Per la barba di Giove -disse- che vedo, è un agnellino cotto allo spiedo che quei pastori stanno mangiando e con vino rosso stanno bagnando. Così quel lupo che volea cambiar vita decidendo quasi di far l’eremita giusto in tempo cambiò il bersaglio capendo che l’uomo è un imbroglio. 100% Fitness Magazine