100% Fitness Mag - Anno III Luglio 2009 | Page 38

rendimento della macchina umana, ma al contempo una sempre maggiore usura della stessa. Tuttavia, come il gran numero di cavalli prodotti da un motore di F1 stentano talvolta ad essere scaricati sull’asfalto per un problema di assetto e di gomme, così talvolta la grande potenza muscolare prodotta dagli atleti non riesce a diventare maggiore performance per un deficit posturale o un erroneo appoggio plantare. Quindi così come un bolide di F1 deve fermarsi sovente ai box per un problema di gomme, così l’atleta, piuttosto spesso, deve rimanere negli spogliatoi per un problema del distretto piede e piede-caviglia. I parallelismi tra la macchina di F1 e la macchina umana però si fermano qui; nel primo caso, infatti, i meccanici possono anche intervenire in corso d’opera, cambiando anche tutto il treno di gomme più volte nella stessa gara lo stesso non è possibile sui nostri atleti che i loro piedi, belli o brutti, perfetti o acciaccati, devono tenerseli per quello che sono. Da ciò la necessità di un lavoro da parte dell’equipe sanitaria sia di tipo preventivo (calzature, ortesi plantari, orthoplastie in silicone medicale, ecc.) che riabilitativo (FKT, propriocezione, stretching, terapie posturali, allenamenti differenziati) nel momento in cui la patologia si sia già manifestata. Ciò ovviamente comporta da una parte la necessità di metodiche ed apparecchiature sempre più sofisticate di rilevamen- 38 100% Fitness Magazine to dei dati (baropodometria, solette elettroniche, gait-analysis), dall’altra l’esistenza di una equipe medicosanitaria quanto più ampia ed interdisciplinare, in cui convergano le diverse conoscenze e capacità delle varie figure professionali: medico sportivo, ortopedico, fisioterapista sportivo, podologo dello sport, preparatore atletico e allenatore. Il ruolo del Podologo nello sport è quindi importante in quanto può intervenire sull’atleta in tutte le fasi della sua attività, prima, durante, dopo la performance sportiva. Prima della competizioni, a fini preventivi rispetto alla possibile produzione di un infortunio, può valutare: la situazione morfo-funzionale del piede e dei distretti correlati sia in condizioni statiche che dinamiche (valutazione funzionale clinico-bio- meccanica e baropodometria computerizzata statica e dinamica); la condizione posturale (stabilometria computerizzata); definire un appropriato intervento preventivo e/o terapeutico mediante terapia ortesica plantare biomeccanica o propriocettiva, a seconda di quanto emerso nella valutaziona clinica e strumentale. Durante la competizione può intervenire sulle patologie cutanee quali, ad esempio, le borsiti, le vesciche, i traumi da stress ecc...; dopo la competizione può risolvere, invece, problematiche come l’edema o le patologie ungueali quali l’unghia incarnita (onicocriptosi) o l’ematoma sub-ungueale). L’attività del Podologo dello sport si implementa, quindi, con quella del Medico di Medicina Generale, del Fisiatra e dello Specialista in Medicina dello Sport, per quanto concerne tutte le patologie del piede e della caviglia in ambito sportivo; la collaborazione con il Medico è un elemento fondamentale per un corretto approccio diagnostico e terapeutico. Da oggi anche in Italia gli atleti possono usufruire di uno specialista che sappia comprendere al meglio le loro esigenze e sappia accompagnarli attraverso il periodo di allenamento fino ad arrivare al momento della gara, a partire dal consiglio sulle calzature più appropriate da utilizzare quotidianamente e durante l’attività sportiva.