100% Fitness Mag - Anno III Luglio 2009 | Page 36

S alute & Benessere CHINESIOLOGIA di Antonio Pacilio Chinesiologo L’importanza del Podologo dello Sport nello staff medico I l piede rappresenta il tramite tra il suolo e la struttura corporea svolgendo numerose funzioni strettamente correlate con l’efficienza e l’efficacia della performance sportiva. È proprio il piede che si adatta al terreno durante la deambulazione e la corsa, sopportando il peso del corpo e l’energia cinetica che si viene a produrre durante il movimento. Il cervello dà il comando e il piede esprime e trasforma in modo dinamico, caratterizza il nostro movimento in cammino e in corsa, a tal punto che possiamo riconoscere una persona da come cammina o da come corre. Esso informa il sistema nervoso centrale della natura della base di appoggio sulla quale viene ad operare; questa attività risulta estremamente importante perchè è uno degli elementi fondamentali nell’ottimizzazione del gesto sportivo. La “consapevolezza” della superficie di appoggio costituisce una condizione modulatrice dell’azione muscolare per il mantenimento dell’equilibrio, per la deambulazione, la corsa, la pedalata etc... Il 36 100% Fitness Magazine piede, inoltre, è essenziale in quanto funziona come una sorta di ammortizzatore biologico capace di assorbire l’energia meccanica generata nell’impatto con il suolo, immagazzinarne parte sotto forma di energia elastica, trasmettere, nella fase di spinta, la forza prodotta dalla contrazione muscolare. Nello sportivo, qualunque sia il livello di pratica, professionista, agonista, semplice appassionato, il piede deve sopportare sollecitazioni massimali e stress di varia natura come cambi di direzione, cambi di velocità (accelerazioni e decelerazioni), arresti-ripartenze, slittamenti-attriti, impatti da caduta, etc. Quando si esegue una marcia, una corsa, un salto o una pedalata, il peso corporeo si moltiplica, scaricandosi sul piede in toto o su alcune sue porzioni in particolare; se poi si considera che correndo per un chilometro il piede va in appoggio diverse centinaia di volte, è facile immaginare a quale sforzo esso venga sottoposto. Perché il piede possa, però, ammortizzare il carico di sollecitazioni dovuto all’aumento della richiesta funzionale e portare quindi a termine correttamente l’atto sportivo, oltre ad un adeguato potenziamento del tono, del trofismo e dell’elasticità muscolo-tendinea, esso deve essere in condizioni morfo-funzionali ottimali. Quindi, appare evidente che qualsiasi causa che venga ad alterare la sua struttura possa determinare importanti conseguenze con relativa diminuzione del rendimento meccanico nell’esecuzione del gesto tecnico. Naturalmente gli sport non impegnano il piede alla stessa maniera sia per quanto riguarda l’intensità della prestazione, sia per il tipo di movimento richiesto. Dal punto di vista sanitario, questa situazione di “super-impegno” può rappresentare, nel tempo, causa o concausa di eventi patologici a carico del piede o di strutture diverse, anche ad esso non direttamente collegate come ginocchia, bacino e colonna vertebrale. La continua richiesta di maggiori performance nello sport agonistico, ha costretto gli atleti a sottoporsi a carichi di lavoro sempre più impegnativi e stressanti; ciò ha provocato senza dubbio un sempre più alto