100% Fitness Mag - Anno III Febbraio 2009 | Page 50
SOCIETÀ
di Paolo e Vincenzo
LUIGI DE ANGELIS…
il ricordo di un dei fondatori del gruppo i “tantavogliadivivere”
Q
uando nel 98 partecipammo ad una festa di
Carnevale organizzata
presso i locali dell’igiene mentale
di Sorrento dagli stessi operatori
di quella struttura, tra i convenuti
vi era anche un giovane disabile
dall’espressione vivace e perennemente sorridente. Ci colpì la
presenza di questo ragazzo che
con la sua carrozzina si divincolava tra il folto gruppo di festaioli che si divertivano con canti e
balli. Con grande fatica sul finire della festa riuscimmo ad
avvicinarlo per fare la sua conoscenza. Il paffutello ragazzo dagli occhi profondi e la bellissima capigliatura dal color
rosso con sfumature biondicce catturò la nostra attenzione e
scatenò un’insolita curiosità per l’approfondimento di quel
singolare incontro.
Quella conoscenza si rilevò fondamentale e determinante su
quello che sarebbe stato successivamente la ideazione e la
formazione del gruppo musicale i tantavogliadivivere, infatti
oggi a distanza di 5 anni dalla sua scomparsa senza ombra di
dubbio possiamo affermare che Luigi De Angelis unitamente a Paolo Massa e Vincenzo Greco sono stati i fondatori
del gruppo. Gigi aveva 2 grandi passioni la prima girovagare
con la sua carrozzella elettrificata e la seconda suonare la
batteria. Nel suo mondo fiabesco ogni volta che si esprimeva
con quelle bacchette rullando sui tamburi o sui piatti sognava di esibirsi in concerto con i grandi della musica, e cosi
si trovava un giorno a Londra insieme ai Duran Duran un
altro giorno in trasferta nelle città italiane in compagnia di
Neck e ancora a fianco delle Jazz Band in giro per gli Stati
Uniti, per lui era un continuum musicale ed ogni occasione
era propizia per fare della musica , attraverso la musica specialmente fatta con le percussioni che Luigi combatteva ogni
tipo di fobie e angosce, inoltre aveva una grande capacità di
ironizzare perfino sulle sua condizione di persona costretta
a vivere sulla carrozzina, come ad esempio quando passava
davanti a un benzinaio e gli chiedeva sorridendo se poteva
fargli il pieno di carburante oppure nel periodo invernale
quando era obbligato a stare a casa a causa del clima particolarmente rigido e si sentiva un po’ raff reddato allora per
sdrammatizzare quella situazione ricorreva sempre ad uno
scialletto poggiato sulle spalle e scherzosamente storpiando
le parole imitava la voce tremolante delle vecchiette quando
stanno acciaccate.
Ma il messaggio più significativo che Luigi ci ha lasciato a
tutti noi ma soprattutto agli specialisti della riabilitazione è
che sulla distrofia muscolare e le complicanze ad essa allegate
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l ricerca scientifica allo stato attuala
l notiamo che è impotente poiché
le
n ha sperimentato nessun antidonon
t efficace o una forma di prevento
z
zione mentre una delle ricette che
p avere buoni effetti terapeutici
può
s rallentamento dell’atrofia delle
sul
f
fasce muscolari è uno stile di vita il
p possibile integrato nel tessuto
più
s
sociale, infatti pare che lo stesso att
tivismo è la partecipazione ai fenom
meni culturali rafforzi quello che è
l
l’aspetto psicologico della persona
colpita da questa patologia aiutandola a ritardare l’evolversi
progressivo degli eventi negativi. Tutto questo il nostro caro
e insostituibile amico Luigi lo aveva capito e perseverava sul
modello di vita da lui pazientemente costruito.
Nelle sue svariate partecipazioni a manifestazioni musicali
non possiamo non ricordare nel 1998 insieme al gruppo dei
“tantavogliadivivere” presso l’hotel Tramontano a Sorrento
nell’ambito di una presentazione di un libro sulla Russia, lo
stesso anno si esibì magistralmente con la sua batteria insieme alla bravissima cantante Francesca Maresca al Ristorante La Ripetta per un iniziativa a scopi umanitari, per non
contare le innumerevoli dimostrazioni musicali presso le
scuole della penisola sorrentina, lo vediamo ancora nel duo
batteria-mandolino in coppia con Vin