SPORT & FITNESS
na posti sul promontorio ad
Ovest mentre la rampa di
scale termina direttamente
all’ingresso della ex-cava.
L’eredità lasciata dalla Italsider consiste in alcuni fabbricati usati dalla società estrattrice ed ora trasformati in
sale da esposizione di vecchie
attrezzature e da un circuito
di archeologia industriale
dove si spiegano tutte le fasi
di estrazione e di lavorazione
della pietra.
Ma è sulla piana dell’ex cava
che sorge la cosa più meravigliosa del posto; una fioritura di orchidee spontanee
che lasciano il visitatore più
attento e preparato letteralmente senza fiato.
Sul fondo della baia si nota la
piccola spiaggia che attira qui
i bagnanti più temerari (ma
più esigenti!) per un tuffo in
una delle ultime zone incontaminate della Penisola Sor-
rentina. Solo in questa baia,
protetta dal parco marino e
quindi interdetta alla navigazione, si ha la sensazione di
nuotare in un acquario, dove
i pesci si muovono indisturbati e senza paura e dove si
sono ripopolate poseidonie,
ricci, polipi e saraghi.
La risalita è consigliata attraversando il fondo agricolo
curato dal FAI (fondo ambiente italiano), all’ombra di
olivi e limoneti, osservando
attentamente le antiche mura
di contenimento (mangiarine) e le due costruzioni con
le lamie in battuto di lapillo.
Si ripercorre in salita la scala
in pietra che, intanto, diventa più faticosa, ma lo sforzo
è pari alla soddisfazione
dell’escursione che stà per
terminare. Resta soltanto il
sentiero defaticante che raggiunge nuovamente il paese
di Nerano.
Consigli per il trekking
Prima di intraprendere qualsiasi percorso trekking è importante avere un minimo di preparazione fisica. Il trekking è
uno sport che viene praticato un po’ da tutti. Bisogna però sapere che, come in ogni altra attività, è fondamentale abituare
gradatamente il corpo agli sforzi che dovrà produrre. Prima
di avventurarsi in qualsiasi percorso è inoltre importante studiare le carte topografiche.
Per coprire grandi distanze basta tenere un ritmo costante,
una velocità di crociera di 3-4 km all’ora è l’ideale per un
percorso di trekking di media difficoltà.
Le lunghe pause sono un altro fattore di rischio per la muscolatura, e causano un nocivo raff reddamento del corpo,
mento
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Quando al mat