100% Fitness Mag - Anno III Aprile 2009 | Page 34

S alute & Benessere PSICOLOGIA sta condizioni li rende ancora più dipendenti dalle figure genitoriali dal punto di vista emotivo, relazionale ed anche economico. Una ragazza adolescente potrebbe mettere al mondo un bambino al solo scopo di affidarlo alla madre. Ciascun caso è unico ed andrebbe analizzato attentamente non dimenticando la funzione della gravidanza rispetto alla famiglia di origine. Capire il significato “relazionale” di questa condizione e della nascita di un figlio in giovane età è un dovere dei professionisti della salute. Le malattie sessualmente trasmesse Il problema della sessualità degli adolescenti si collega al rischio delle infezioni trasmesse per via sessuale come Aids, sifilide, herpes, papillomavirus, gonorrea, clamidia, che hanno ripreso a crescere minacciando soprattutto i giovani e le donne. Riguardo all’ Aids, in Italia vivono oggi da 120 a 150 mila persone sieropositive, a cui ogni anno si aggiungono 3.500 nuove diagnosi, e si stima che per ogni nuovo caso diagnosticato ce ne siano 3 che ignorano di essere ammalati. La diffusione è in crescita, soprattutto perchè le cure farmacologiche oggi permettono ai pazienti di convivere con questa malattia, conducendo un’esistenza a tutti gli effetti normale, per cui c’è un po’ la tendenza ad “abbassare la guardia” . Tuttavia, poichè il virus dell’Hiv è curabile, ma non guaribile, l’unica vera arma rimane la prevenzione. C’è anche allarme per l’aumento della diffusione della sifilide. Negli anni ‘90 c’è stata una drastica diminuzione dei casi di Aids grazie alle regole del ‘sesso sicuro’, che però non prevedono l’uso del preservativo per il sesso orale, in quanto per questa via e’ ridotta la possibilita’ di infezione dell’hiv. Non cosi’ per la sifilide, che si trasmette anche attraverso la mucosa orale. 34 100% Fitness Magazine Educazione sessuale nelle scuole Educare alla salute significa anche informare gli adolescenti sui rischi di un’attivita’ sessuale precoce e non controllata. Riguardo all’educazione sessuale a scuola, la realta’ italiana e’ frammentaria. Non esistendo una normativa che inserisce questo tipo di didattica nelle scuole, l’educazione sessuale e’ lasciata all’iniziativa di quei dirigenti scolastici e di quelle scuole che sono piu’ sensibili o che hanno piu’ fondi per autofinanziarsi. Le ricerche dicono che dove sono stati realizzati programmi di educazione ed informazione sessuale, si e’ ottenuta una maggior prudenza nei rapporti e un procrastinato l’inizio dell’attivita’ sessuale. Purtroppo l’educazione sessuale è considerata superflua dalla metà dei ragazzi italiani, secondo i dati della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) presentati a Londra in occasione della Giornata Mondiale della Contraccezione, il 26 settembre 2008. L’indagine - che è stata condotta facendo un parallelo fra sesso e sport per dimostrare come in entrambi i casi sia importante conoscere le regole per poter raggiungere risultati vincenti - indica che su 1.211 giovani intervistati per ben il 50% l’educazione sessuale è solo “un’inutile perdita di tempo’’. Il 31% non considera la contraccezione sicura come un modo per rispettarsi, solo il 30% la ritiene una responsabilità di entrambi, mentre per ben il 62% è un compito che riguarda solo la donna. E in caso di gravidanza indesiderata, per il 54% è una propria leggerezza, mentre per il 41% si tratta di una ‘colpa’ del partner. ‘’I risultati’’, ha commentato Alessandra Graziottin, ‘’ci indicano che, purtroppo, è ancora prioritario insistere per parlare ai giovani di educazione sessuale, e sforzarci di trovare nuovi linguaggi per trasmettere il messaggio. Ed è questo l’obiettivo del progetto ‘’Scegli Tu’’ della Sigo, svolto con il patrocinio del CONI. ‘’Per facilitare il contatto abbiamo in questa occasione utilizzato lo sport, un linguaggio universale’’, ha spiegato Giorgio Vittori, presidente Sigo. E così è nato l’opuscolo ‘’Sesso, conosci le regole del gioco?’’, che sarà diffuso anche ai concerti, nei luoghi di aggregazione, nelle palestre e negli ambulatori.