S
alute & Benessere
PSICOLOGIA
sta condizioni li rende ancora più dipendenti dalle figure genitoriali dal
punto di vista emotivo, relazionale ed
anche economico. Una ragazza adolescente potrebbe mettere al mondo
un bambino al solo scopo di affidarlo
alla madre. Ciascun caso è unico ed
andrebbe analizzato attentamente
non dimenticando la funzione della
gravidanza rispetto alla famiglia di
origine. Capire il significato “relazionale” di questa condizione e della nascita di un figlio in giovane età è un
dovere dei professionisti della salute.
Le malattie sessualmente
trasmesse
Il problema della sessualità degli
adolescenti si collega al rischio delle
infezioni trasmesse per via sessuale
come Aids, sifilide, herpes, papillomavirus, gonorrea, clamidia, che
hanno ripreso a crescere minacciando
soprattutto i giovani e le donne. Riguardo all’ Aids, in Italia vivono oggi
da 120 a 150 mila persone sieropositive, a cui ogni anno si aggiungono
3.500 nuove diagnosi, e si stima che
per ogni nuovo caso diagnosticato
ce ne siano 3 che ignorano di essere
ammalati.
La diffusione è in crescita, soprattutto perchè le cure farmacologiche
oggi permettono ai pazienti di convivere con questa malattia, conducendo un’esistenza a tutti gli effetti
normale, per cui c’è un po’ la tendenza ad “abbassare la guardia” . Tuttavia, poichè il virus dell’Hiv è curabile,
ma non guaribile, l’unica vera arma
rimane la prevenzione. C’è anche allarme per l’aumento della diffusione
della sifilide. Negli anni ‘90 c’è stata
una drastica diminuzione dei casi di
Aids grazie alle regole del ‘sesso sicuro’, che però non prevedono l’uso
del preservativo per il sesso orale,
in quanto per questa via e’ ridotta la
possibilita’ di infezione dell’hiv. Non
cosi’ per la sifilide, che si trasmette
anche attraverso la mucosa orale.
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Educazione sessuale
nelle scuole
Educare alla salute significa anche
informare gli adolescenti sui rischi
di un’attivita’ sessuale precoce e non
controllata. Riguardo all’educazione
sessuale a scuola, la realta’ italiana e’
frammentaria. Non esistendo una
normativa che inserisce questo tipo
di didattica nelle scuole, l’educazione sessuale e’ lasciata all’iniziativa di
quei dirigenti scolastici e di quelle
scuole che sono piu’ sensibili o che
hanno piu’ fondi per autofinanziarsi.
Le ricerche dicono che dove sono
stati realizzati programmi di educazione ed informazione sessuale, si e’
ottenuta una maggior prudenza nei
rapporti e un procrastinato l’inizio
dell’attivita’ sessuale.
Purtroppo l’educazione sessuale è
considerata superflua dalla metà dei
ragazzi italiani, secondo i dati della
Società Italiana di Ginecologia
e Ostetricia (Sigo) presentati
a Londra in occasione della
Giornata Mondiale della
Contraccezione, il 26 settembre 2008.
L’indagine - che è stata
condotta facendo un parallelo fra sesso e sport
per dimostrare come
in entrambi i casi sia
importante conoscere
le regole per poter raggiungere risultati vincenti - indica che su 1.211
giovani intervistati per ben
il 50% l’educazione sessuale
è solo “un’inutile perdita di
tempo’’. Il 31% non considera la contraccezione
sicura come un modo per
rispettarsi, solo il 30% la
ritiene una responsabilità
di entrambi, mentre per
ben il 62% è un compito
che riguarda solo la donna. E in caso di gravidanza indesiderata, per il
54% è una propria leggerezza, mentre per il 41%
si tratta di una ‘colpa’ del partner. ‘’I
risultati’’, ha commentato Alessandra
Graziottin, ‘’ci indicano che, purtroppo, è ancora prioritario insistere per
parlare ai giovani di educazione sessuale, e sforzarci di trovare nuovi linguaggi per trasmettere il messaggio.
Ed è questo l’obiettivo del progetto
‘’Scegli Tu’’ della Sigo, svolto con il
patrocinio del CONI. ‘’Per facilitare
il contatto abbiamo in questa occasione utilizzato lo sport, un linguaggio universale’’, ha spiegato Giorgio
Vittori, presidente Sigo. E così è
nato l’opuscolo ‘’Sesso, conosci le
regole del gioco?’’, che sarà diffuso
anche ai concerti, nei luoghi di aggregazione, nelle palestre e negli ambulatori.