100% Fitness Mag - Anno II Settembre 2008 | Page 38
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alute & Benessere
di Giuseppe De Simone
FARMACIA
Farmacia Elifani - Meta
www.farmaciaelifani.it
Automedicazione
Come trattare ferite ed escoriazioni?
L
a ferita è una lacerazione della cute provocata da un trauma e che può essere
superficiale, profonda (se vengono coinvolti anche gli strati sottostanti) oppure penetrante (se risultano danneggiati anche degli organi interni). Le ferite
vengono distinte in ferite da taglio, ferite lacero-contuse
e ferite da punta in base alla causa che le ha provocate e
che ne determina l’aspetto: ad esempio i margini delle
ferite da taglio appaiono netti mentre quelli delle ferite
lacero-contuse sono sfrangiati ed irregolari.
L’escoriazione è una lesione più superficiale caratterizzata dalla perdita degli strati più superficiali della pelle, una
sorta di spellatura, causata da sfregamenti ed urti contro
superfici ruvide.
TRATTAMENTO
Le ferite e le escoriazioni provocano un immediato sanguinamento che in caso di piccoli traumi non dura più
di qualche minuto ma soprattutto sottopongono l’organismo al rischio di infezione. La pelle infatti rappresenta
una vera e propria barriera difensiva contro i microrganismi: le lesioni che interrompono l’integrità della pelle
consentono ai microbi presenti nell’ambiente (ad esempio nella terra sulla quale si cade o sull’oggetto che ci ha
ferito) o anche a quelli che sono abitualmente presenti
sulla nostra cute di penetrare liberamente nel nostro organismo e di attaccare il nostro sistema immunitario con
conseguenze che possono essere anche molto serie.
I piccoli tagli e le escoriazioni leggere possono essere
curate in casa mentre in caso di ferita profonda è opportuno rivolgersi al medico o ricorrere al pronto soccorso.
Il farmacista è sempre pronto a dare il consiglio più appropriato.
Medicare una ferita vuol dire prima di tutto procedere ad
una pulizia accurata della lesione e della zona circostante che può essere effettuata utilizzando acqua corrente
fredda e, se lo abbiamo a disposizione, del sapone. Per
allontanare eventuali tracce di terra, polvere, frammenti
o spine si può dirigere sulla lesione un getto violento di
acqua oppure utilizzare pinzette o aghi precedentemente
sterilizzati sul fornello di casa oppure se siamo all’aperto
alla fiamma di un accendino. Nelle operazioni di pulizia è
meglio aiutarsi, se necessario, con garze sterili evitando di
usare il cotone idrofilo che potrebbe lasciare nella ferita
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fili o piccoli frammenti.
Dopo il lavaggio della ferita e della zona circostante si
procede alla disinfezione. A questo scopo si può utilizzare uno dei numerosi disinfettanti disponibili in farmacia,
non alcolici e che contengono sostanze quali lo iodio o
il cloro o l’acqua ossigenata; è bene tenere presente che
un disinfettante non ancora scaduto ma aperto da molto
tempo potrebbe avere perso la sua efficacia. Una volta che
il disinfettante si è asciugato si deve coprire la ferita, a
scopo protettivo, con garze e cerotti, infatti in caso di ferite per ottenere la guarigione sicura bisogna fare 3 cose:
detergere, disinfettare e proteggere.
È importante seguire per qualche giorno il decorso della
ferita: se la lesione non guarisce, se appare arrossamento, gonfiore, calore nella zona circostante la lesione, se si
sente dolore o bruciore con molta probabilità c’è un’infezione ed a questo punto si rende necessario rivolgersi
al medico che prescriverà la terapia specifica più idonea
che potrebbe anche includere la somministrazione di antibiotici.
RACCOMANDAZIONE
Tra le infezioni che si possono trasmettere attraverso le
lesioni cutanee c’è il tetano, malattia causata dalla tossina
di un batterio (Chlostridium tetani) che è estremamente
tossica per il sistema nervoso. Se il soggetto ferito non
è regolarmente vaccinato è consigliabile consultare tempestivamente un medico affinché il paziente possa eventualmente essere sottoposto al trattamento antitetanico
entro le 24 ore, soprattutto nei casi di ferite profonde o di
lesioni provocate da oggetti sporchi ed arrugginiti, magari in associazione ad una terapia antibiotica, ma sempre e
solo dopo aver consultato il medico.