100% Fitness Mag - Anno II Ottobre 2008 | Page 38

S alute & Benessere D E N T I S TA sottolinguale e sottomandibolare), perciò attenzione alla pulizia di queste zone! Nonostante una buona diligenza nelle manovre d’igiene domiciliare esistono vari fattori che comunque obbligano tutti i pazienti a regolari sedute di detartrasi la cui periodicità è estremamente soggettiva. Una disposizione dei denti ordinata facilita l’igiene permettendo l’accesso allo spazzolino sulla maggior parte delle loro superfici mentre l’affollamento costituisce un evidente ostacolo: se non si vuole correggere questo difetto con l’ortodonzia (la “macchinetta”) occorre aumentare la frequenza delle sedute di igiene dal dentista. Per concludere approfitto di questo articolo per dare un risposta a coloro che, come già capitato con alcuni pazienti giunti alla mia osservazione, nonostante un quadro clinico e radiografico paragonabile alle foto 3 e 4 quasi si opponevano ad un’accurata terapia parodontale, riferendomi che dopo la pulizia dei denti questi avrebbero acquistato mobilità e sarebbero stati più sensibili al freddo. Grossolanamente posso affermare che effettivamente la sensazione immediata avvertita dai pazienti è proprio questa. La presenza di una grossa quantità di tartaro garantisce un “manicotto” che li tiene uniti e li isola da stimoli termici. Una volta rimosso, i denti saranno sostenuti solo dal poco osso residuo (per cui saranno mobili) e le radici non coperte più dalla gengiva saranno particolarmente 38 100% Fitness Magazine sensibili. Il rimedio più semplice per la mobilità dei denti con ridotto supporto osseo consiste nella loro solidarizzazione (splintaggio). Può essere attuata facilmente con tecniche adesive non invasive ed estetiche. L’aumento di sensibilità al caldo e al freddo provocato dall’esposizione delle radici spesso cessa spontaneamente dopo poche settimane. Nei casi più resistenti ci avvaliamo di prodotti specifici sotto forma di gel o dentifrici. Concludendo possiamo affermare che il tartaro costituisce il più importante fattore di distruzione dell’osso di sostegno dei denti, e quando non viene rimosso regolarmente abbiamo un inesorabile progredire della malattia fin quando sotto l’azione del carico masticatorio il manicotto di tartaro che li tiene uniti si spaccherà lasciando nella bocca del paziente un’amara sorpresa … uno o più denti in meno!!!