S
alute & Benessere
FARMACIA
* Prima di tutto intervenire con l’applicazione di un prodotto farmacologico specifico contro i pidocchi.
* Far seguire al trattamento farmacologico contro i pidocchi l’uso frequente di un pettine a denti molto
fini per rimuovere le lendini non
più vitali.
* Controllare accuratamente ogni
2-3 giorni i componenti del nucleo
familiare e le altre persone che possono essere entrate in stretto contatto con il soggetto infestato. Nel
caso che il contagio sia avvenuto
anche in un solo familiare, devono
comunque essere trattati contemporaneamente anche tutti gli altri
componenti del nucleo.
* Lavare con acqua bollente i tessuti
che il soggetto infestato può aver
toccato nei due giorni precedenti il
trattamento (indumenti personali,
biancheria da letto, asciugamani).
* Lavare pettini, spazzole e fermagli
dopo averli immersi per 1 ora in
acqua bollente con detersivo.
* Non utilizzare in comune pettini,
spazzole, o cappelli.
* Conservare in un sacchetto di plastica ben chiuso per due settimane
gli oggetti o i giocattoli (ad es. animali di pelouche) che non possono
essere lavati in acqua o a secco.
I piretri
I Piretri sono insetticidi di origine vegetale, in quanto si ricavano dai fiori
della pianta del piretro Chrysanthemum cincerariaefolium.
Per “Piretro” si intende l’estratto crudo ottenuto dai fiori, mentre per “Piretrina” l’estratto raffinato contenente
6 componenti, di cui il più attivo dal
punto di vista dell’attività insetticida
è la Piretrina I. Si tratta di derivati
dell’acido crisantemico. Dalle molecole delle Piretrine sono stati realizzati derivati sintetici, denominati
Piretroidi, quali la Permetrina e Sumetria.
Le Piretrine e i loro analoghi sono
utilizzati per uso esterno contro le
pediculosi del capo e del pube.
Meccanismo d’azione
Le Piretrine (P) ed i Piretroidi sono
insetticidi per contatto con il paras-
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sita infestante. La loro azione di tipo
“cida” – pediculicida ed ovicida – avviene attraverso un’azione neurotossica ampiamente studiata. Le P infatti
sono dei bloccanti altamente specifici
dei canali del Na+ delle membrane
neuronali. Le P penetrano rapidamente nel sistema nervoso dell’insetto causando una sintomatologia caratteristica: ad una fase di eccitazione
eccezionale segue un disturbo nella
coordinazione dei movimenti, paralisi ed infine morte. L’effetto iniziale è
talmente rapido che entro alcuni secondi l’insetto è incapace di muoversi
(effetto “knockdown”).
Associazione
con Sinergizzanti
Negli insetti le P sono metabolizzate
molto lentamente e questo processo è
ulteriormente rallentato quando le P
vengono associate ai cosiddetti “sinergizzanti”, sostanze che rallentano la
degradazione metabolica dei principi
attivi attraverso l’inibizione degli enzimi microsomiali dell’insetto (serie
del citocromo P450), con conseguente aumento dell’efficacia insetticida,
soprattutto in termini di durata.
Un noto ed ampiamente utilizzato sinergizzante con la categoria delle P è
il Piperonil butossido.
Sicurezza d’uso
Le P sono catalogate come l’insetticida meno tossico, dal momento che
nei mammiferi vengono rapidamente
biodegradati per idrolisi e/o idrossilazione. Il tempo di contatto con la cute
umana di 10 minuti non comporta un
assorbimento significativo dal punto
di vista clinico.
L’unica avvertenza nell’uso delle P è
legata alla loro capacità allergizzante. Sono particolarmente sensibili i
soggetti allergici ai pollini di piante
del genere Ambrosia, che possono
manifestare dermatiti da contatto e/o
allergie all’apparato respiratorio.
PERMETRINA
La Permetrina è un Piretroide largamente studiato ed utilizzato in forma
di crema risciacquabile all’1% (NIX).
E’ indicata in tutti i tipi di pediculosi.
L’attività insetticida e ovicida della
Permetrina è considerata da alcuni
Autori lievemente superiore a quella
delle Piretrine sinergizzate, soprattutto in termini di attività ovicida.
Ciò giustificherebbe la somministrazione unica del trattamento nella
pediculosi del capo, mentre in quella
del pube (dove il parassita è meno
vulnerabile) si consiglia una seconda
applicazione dopo 10 giorni.
Il fenomeno della resistenza
In GB ed Israele è segnalata l’insorgenza di resistenza alla Permetrina. Questa situazione è ricondotta
all’attività residua della Permetrina,
di cui sono invece prive le Piretrine
naturali. Ciò consente di evitare che
forme adulte vengano in contatto
con modeste quantità di insetticida,
inadeguate ad esercitare un’azione
pediculicida ma sufficienti a creare lo
www di resistenza ad esso.
Tollerabilità
Può indurre bruciore, prurito. E’ considerata meno allergizzante delle Piretrine.
I consigli per un corretto uso del trattamento antipidocchi:
* Se, dopo 8-12 ore dall’applicazione
del prodotto, qualche insetto è ancora visibile ma i suoi movimenti
sono lenti, non occorre ripetere il
trattamento.
* Se invece, non sono rintracciabili
insetti morti e si ha l’impressione
che gli insetti siano vitali come prima, è consigliabile consultarsi con
il proprio farmacista o medico.
* Non trattare la persona infestata
più di 3 volte con lo stesso prodotto. Nel caso che il trattamento
risultasse inefficace, consultare il
proprio medico o il farmacista per
un intervento alternativo.
* Non utilizzare contemporaneamente o mescolare insieme prodotti diversi, indicati contro i pidocchi.
* E’ utile controllare i capelli e passarli con un pettine a denti fini
ogni 2-3 giorni per 2-3 settimane,
sino a quando non si è sicuri di