100% Fitness Mag - Anno II Ottobre 2008 | Page 24

S alute & Benessere di Giuseppe De Simone FARMACIA Farmacia Elifani - Meta www.farmaciaelifani.it Si ritorna a scuola e subito in agguato c’è la PEDICULOSI ecco tutto quello che si deve sapere. L a pediculosi è una patologia infettiva causata dai pidocchi, insetti appartenenti all’ordine Phthiraphtera. I pidocchi sono ectoparassiti, specie-specifici per l’uomo nei confronti del quale si comportano come veri e propri “predatori di sangue”. L’uomo può essere parassitato da 3 sottospecie di pidocchi: * Pediculus Humanus varietà Capitis (pidocchio del capo) * Pediculus Humanus varietà Corporis (pidocchio del corpo) * Pthirus Pubis (pidocchio del pube, “piattola”) I pidocchi sono parassiti che si cibano di sangue umano: infatti si comportano come dei “vampiri” (solenofagi) in quanto succhiano il sangue che prelevano dal derma, grazie all’apparato buccale di cui sono dotati. Essi, infatti dopo essersi ancorati all’epidermide con i denti, fanno penetrare nel derma gli stiletti, che si orientano verso un vaso sanguigno, lo perforano e danno così avvio alla nutrizione. La saliva che l’insetto riversa nella ferita è antigenica; conseguentemente il tessuto reagisce con una reazione infiammatoria, che si esprime con prurito e dermatite (es. papule eritematose). I pidocchi dipendono completamente dall’ospite sia per la nutrizione che per il calore; infatti possono sopravvivere fuori dal corpo umano solo pochi giorni; le larve invece resistono a temperatura ambiente sino a 10 giorni. Il sintomo principale dell’affezione, nel caso del pidocchio del capo, è costituito da prurito al cuoio capelluto, che può portare ad escoriazioni, con lesioni da grattamento, sovrainfezioni e linfoadenopatie cervicali. Il prurito può persistere per breve tempo dopo il trattamento, senza che questo indichi il fallimento della terapia; il prurito può sussistere in caso di reazioni di ipersensibilità alla saliva dei pidocchi o essere riconducibile ad una eziologia psicogena (parassitofobia). Il pidocchio del capo si riconosce ad occhio nudo. Anche le uova piene e quelle svuotate sono facilmente identificabili, e si localizzano preferibilmente nelle regioni parietali, retroauricolari e nelle occipitali. Raramente il PHC infesta la barba, le ciglia ed altre sedi pilifere. Il PHC non è veicolo di infezioni, ovvero non provoca la diffusione di microrganismi patogeni per l’uomo. La diffusione 24 100% Fitness Magazine L’infestazione causata dal pidocchio del capo (PHC) è più frequente nei bambini (dai 3 agli 11 anni, soprattutto di sesso femminile) rispetto agli adulti, nelle aree urbane rispetto a quelle rurali. Si stima che il 10% dei bambini in età scolare possa essere infestato da PHC. La frequenza è molto bassa nelle popolazioni di colore, per il tipo di capelli che non consentono al parassita di aderire al fusto del pelo. Il contagio avviene quasi esclusivamente per trasmissione diretta da un individuo infestato, oppure indirettamente – anche se si tratta di un’eventualità più rara – per contatto con pettini, spazzole, cappelli o altri indumenti o con la biancheria del letto. La pediculosi del capo è una infestazione riscontrabile in persone di tutti i gruppi socio-economici; fattori considerati di rischio, quale la scarsa igiene personale o la lunghezza dei capelli, sembrano avere un ruolo marginale o addirittura nullo. L’infestazione registra la più elevata incidenza a fine estate – inizio autunno. Per quanto riguarda il pidocchio del capo, l’infestazione è causata dal Pediculus Humanus Capitis (PHC). Si tratta di un insetto di 1- 4 mm di lunghezza, senza ali, dotato di 6 zampe fornite di artigli che gli consentono di avvinghiarsi al fusto del capello. Nel corso della sua vita (ca. 28-30 gg), la femmina è in grado di deporre ca. 300 uova (7-8 al giorno). Le uova o lendini, di colore giallastro, sono cementate al capello grazie ad un materiale chitinoso che la femmina secerne attraverso un sistema ghiandolare specifico. Nei climi temperati le uova sono depositate nel punto in cui il capello fuoriesce dal follicolo, cioè il più vicino possibile al cuoio capelluto, per sfruttare il calore del corpo. Le uova, di forma ovale, hanno un opercolo che chiude la terminazione libera dell’uovo. Dopo 7-10 giorni di incubazione l’opercolo viene espulso dalla ninfa che si trova all’interno dell’uovo. La ninfa completa la sua maturazione in ca. 10 giorni. La durata dell’infestazione, sia del capo che del pube, è pertanto stimabile, in modo approssima ]