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alute & Benessere
alute & Benessere
di Francesca Spinelli
Ostetrica e istruttrice di ginnastica
preparatoria al parto attivo
QUANDO UNA
NEOMAMMA
NON APPARE FELICE...
L
a nascita di un figlio
è gioia, eppure molte donne dopo alcuni
giorni dal parto appaiono tristi, demoralizzate, depresse!!!!!!!
La depressione successiva al parto è
uno degli inconvenienti in cui una
neomamma può incorrere. Essa,
in base all’epoca d’insorgenza e
alla gravità, può essere identificata
come baby-blues, depressione postpartum o psicosi puerperale.
Il baby blues è un’evento piuttosto
comune; colpisce infatti il 70% delle donne dopo il parto e si manifesta con malinconia (da qui il nome
blues= malinconia), crisi di pianto
senza motivo, irritabilità, ansia,
inquietudine ma soprattutto sentimento di inadeguatezza al proprio
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ruolo di madre. Questo fenomeno
compare in 3° - 4° giornata e tende
a risolversi spontaneamente in pochi giorni. In alcuni casi però esso
può peggiorare sfociando in depressione post- partum.
Quest’ultima ha una durata massima di nove mesi e si divide in
depressione minore e depressione
maggiore. La prima si manifesta
principalmente con irritabilità, diminuzione dell’appetito, riduzione
del desiderio sessuale, insonnia, risentimento, ostilità e sintomi somatici di varia natura.
Spesso a ciò si associano comportamenti fobici, panico, ossessioni; la
donna si sente inadeguata e può o
assumere atteggiamento possessivo
ed ossessivo verso il neonato o addirittura rifiutarlo. Tutto ciò deve
essere aff rontato con grande comprensione ed affetto da parte della
famiglia circostante associato all’
aiuto da parte di esperti psicologi.
La sua evoluzione prevede varie
possibilità:
. può risolversi in media entro seinove mesi;
- può presentare recidive
. può cronicizzarsi trasformandosi
in uno stile di vita nevrotico spesso con aspetti fobici e ossessivi, che
accompagna le future relazioni della
donna.
La sintomatologia della depressione
maggiore, invece, appare più grave e
persistente rispetto alla
depressione minore. Le donne,
infatti, possono manifestare sentimenti eccessivi e perfino deliranti
d’inutilità e autoaccusa accompa-