Salute & Benessere
tenuti.
Indipendentemente dalla morfologia
del soggetto e dai suoi atteggiamenti, ciò che caratterizza un ginocchio
affetto da iperpressione rotulea è una
riduzione della mobilità laterale, in
un senso o in entrambi i sensi rispetto al ginocchio contro laterale.
Possiamo quindi affermare che esistono disfunzioni della medializzazione e della lateralizzazione della
rotula.
Entrambe le disfunzioni, interna o
esterna, sono imputabili a problematiche a carico dei tessuti molli perirotulei. Non vi è lesione articolare!
I tessuti in restrizione di mobilità
sono:
• capsula articolare
• retinacoli trasversali della rotula
(o legamenti Alari, mediale e laterale)
• espansioni tendinee della bandelletta ileotibiale, del M. vasto laterale o del M. VMO
L’articolazione subisce delle interferenze meccaniche che si ripercuotono sulla traiettoria di scorrimento.
Da una patologia inizialmente fun-
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zionale, si passa nel tempo, ad una
vera e propria patologia ortopedica
caratterizzata dalla condropatia (artrosi).
E’ frequente che la rotula sia limitata
sia nello spostamento mediale, sia
nello spostamento laterale. Questa
evenienza è molto spesso posteriore
ad un trauma o ad un’artroscopia del
ginocchio, che ha rappresentato lo
stimolo scatenante per l’insorgenza
di un processo di rigidità capsulare.
Si instaura un processo degenerativo
a carico del mantello cartilagineo e
secondariamente, dell’osso sub condrale femorale e/o rotuleo, localizzato nella zona di iperpressione,
che tende a peggiorare nel tempo se
non si rimuove rapidamente la causa
del problema. Logicamente, prima
si interviene e migliori saranno la
prognosi e l’aspettativa di recupero.
L’ideale sarebbe intervenire quando la patologia è ancora allo “stadio
funzionale”.
Clinicamente, il soggetto lamenta un
dolore peri-rotuleo, quindi anteriore.
Questo può essere localizzato sia internamente, sia lateralmente, talvolta
da entrambi i lati. Si irradia prossimalmente e distalmente rispetto la
rotula di pochi centimetri. Spesso è
localizzato “sotto”, profondamente
alla rotula. Più spesso è interna ad
essa. A tale patologia è quasi sempre
associata una tendinopatia inserzionale del tendine rotuleo, evidente
soprattutto palpando l’apice della
patella. La tendinite spesso non è
sintomatica. Non vi è versamento.
Solo nei casi in cui vi sia, oltre al rimaneggiamento del manto cartilagineo, un’erosione che coinvolge l’osso
sub-condrale in maniera significativa vi può essere un modesto versamento articolare. I movimenti colpiti sono quelli di flesso-estensione
in carico, momento in cui la rotula
è compressa contro la troclea femorale. Può essere presente un arco doloroso (il dolore compare solo a certi
gradi di flessione); la mobilità del
ginocchio è preservata. Spesso è presente il segno del frequentatore di
cinema: il soggetto lamenta dolore,
in posizione seduta, mantenendo il
ginocchio flesso per un po’ di tempo
senza poterlo estendere.