Salute & Benessere
di Erminio Liguori
Cardiologo - Endocrinologo
Il prolasso della
valvola mitrale
L’
apparato valvolare mitralico è costituito
dai lembi mitralici, dalle corde tendinee,
dai muscoli papillari e dall’angelo mitralico: l’alterazione di qualsiasi di queste
strutture può determinare Insufficienza Mitralica
(IM), ovvero rigurgito di una quota del volume ematico transitato dall’atrio Sx in ventricolo Sx, di nuovo in
atrio Sx, determinando così un sovraccarico di volume
del ventricolo Sx, che mantiene in modo afinalistico
una quota di volume ematico che va “avanti e indietro”
senza efficacia, e una dilatazione dell’atrio Sx destinato
ad ospitare un maggior volume ematico. Le principali
cause di IM sono: il Prolasso valvoare Mitralico (di cui
occuperemo in questo articolo), la cardiopatia reumatica, l’Endocardite infettiva, la Calcificazione dell’annulus, le Miocardiopatie e la Cardiopatia ischenica,
nonché un certo numero di altre malattie più rare. Il
prolasso Mitralico (PVM), è la causa più comune di
IM nei pasei sviluppati, e, benché sia stato fortemente sovrastimato per una non corretta applicazione dei
criteri diagnostici (soprattutto da parte degli Ecocardiografisti), comunque, nelle forme più importanti ed
evolutive, riguarda circa il 3% della popolazione, il che
significa, in Italia, 1,6 milioni di persone. Sono stati
elaborati criteri “maggiori” e “minori” diagnostici di
carattere clinico-strumentale e la presenza di uno o
più dei maggiori permette di porre diagnosi, mentre
la presenza di criteri minori può far nascere solo il
sospetto. A tal proposito, anche in riferimento a quella
sovrastima del Prolasso di cui si parlava, va ricordato
che il semplice spostamento dei lembi valvolari oltre
il piano dell’anello, ma inferiore a 2 mm in proiezione
parasternale asse lungo ecocardiografica, va definito
come mitrale fluttuante (Billowing), che non necessariamente genera significativa insufficienza valvolare;
se tale spostamento di grado superiore, la fluttuazione
è maggiore e si parla di valvola “Floppy”, mentre se i
lembi perdono uno o più punti di ancoraggio in conseguenza di rottura di corde, la valvola diviene “Flail”, un
evento sempre associato a grave insufficienza. Il PVM
colpisce le donne più frequentemente degli uomini,
in cui però la patologia è di solito più grave, dopo i 50
anni: benché nella maggioranza dei casi sia primitiva
(cioè non associata ad altre malattie), in un certo numero di casi è espressione di una malattia (ereditaria)
del tessuto connettivo, come la S.di Marfan, la S. di
28
100% Fitness
Magazine
Ehlers-Danlos, ed altre più rare. Comunque il PVM
è la malattia spesso ereditaria con carattere autosomico dominante a