100% Fitness Mag - Anno II Aprile 2008 | Page 52

alute & & Benessere SSaluteBenessere melanina può essere utile assumere degli integratori contenenti carotenoidi (come il Betacarotene, il Licopene e la Cantaxantina), che stimolano la naturale sintesi della melanina e favoriscono il processo di abbronzatura intensificandola e proteggendo le cellule dai radicali liberi. Altre sostanze naturali vantaggiose per l’abbronzatura, sono l’olio di Avocado ricco in tirosina, la vitamina A,C, E e il Selenio che mantengono il fisiologico trofismo cutaneo generale ed in particolare quello del collagene, fondamentale per l’elasticità della pelle. 8 CONSIGLI PRATICI 1. Evitare di esporsi nelle ore centrali del giorno 2. Usare creme protettive adatte al proprio fototipo 3. In presenza di molti nei aumentare le modalità di protezione 4. Esporsi inizialmente in modo graduale 5. Ricordarsi che gli “autoabbronzanti”non proteggono affatto. 6. Usare anche idratanti “doposole” 7. Bere molto, alimentarsi in maniera leggera a base di frutta e verdure 8. Non fumare per evitare gli effetti addizionali ossidativi del fumo e del sole stesso Il deficit uditivo nell’infanzia S in dalle prime fasi di vita del bambino e perfino durante il percorso di vita intrauterina il canale uditivo assume una funzione centrale per lo sviluppo psico-cognitivo. Già nel grembo materno il bambino è in grado di ascoltare e discriminare suoni diversi come, per esempio, il battito cardiaco della madre che egli sa riconoscere dopo la nascita da quello di altre donne. Il neonato utilizza il canale uditivo per interagire col mondo esterno, acquisire nuove conoscenze e sintonizzarsi affettivamente con le persone a lui vicine. Egli concentra lo sguardo e focalizza 1’attenzione sull’immagine in cui parlato e movimento delle labbra corrispondono. Si deduce così una precoce capacità del bambino di integrare 1’esperienza visiva con quella uditiva. Pertanto, sin dalla nascita, il bambino normoacusico mostra una preferenza per i suoni con tonalità grave, probabilmente simili alla tonalità con cui percepiva i suoni all’interno del grembo materno. Quindi la funzionalità uditiva assolve un ruolo cruciale nel compimento delle principali fasi dello sviluppo psico-cognitivo. L’udito aiuta il bambino nella costruzione dello schema corporeo attraverso un processo di integrazione delle nozioni spazio-temporali. Quando questi complessi sistemi di connessione e di scambi neurochimici presentano delle alterazioni o peggio delle interruzioni, è importante la precoce diagnosi clinica, ottenuta attraverso le più moderne tecniche d’indagini audiologiche. 52 100% Fitness Magazine di Tea Maione Audioprotesista L’apprendere a comunicare è la parte più difficile dell’accrescimento del bambino. Un deficit uditivo che interviene in età preverbale o che si instauri in età postverbale può alterare irreversibilmente i processi di acquisizione e produzione del linguaggio. Condizioni che si verificano unicamente per la scarsezza di informazione che giunge al bambino ipoacusico e non per una reale “alterazione” di ordine psicologico. Subito dopo una diagnosi audiometrica precoce il bambino audioleso deve essere sottoposto ad idonea applicazione protesica e ad un successivo iter riabilitativo. E’ infatti dopo la diagnosi che inizia un impegnativo protocollo applicativo basato prevalentemente sulla scelta, sulla selezione ed adattamento del sussidio uditivo, accompagnato e supportato dalla terapia logopedica e da varie fasi in cui si verifica l’efficacia protesica. L’impegno dell’audioprotesista è di favorire il più possibile la discriminazione uditiva attraverso mirate tecnologie protesiche per potenziare così la memoria acustica del piccolo audioleso. Nei soggetti che presentano un’ipoacusia neurosensoriale bilaterale grave o profonda, con assente o scarso beneficio ottenuto dalla protesizzazione acustica tradizionale, si applica, con metodica chirurgica, l’Impianto Cocleare, il cosìdetto “orecchio bionico”, che è in grado di ripristinare la funzione uditiva. Esso fornisce degli impulsi elettrici direttamente alle fibre del nervo acustico bypassando le cellule dell’orecchio interno (cellule ciliate) danneggiate.