di Rosario Lotito
Musicoterapeuta - Socio F.I.M.
Salute & Benessere
LA MUSICOTERAPIA
Parametro di un avvenuto cambiamento
I
gesti, differentemente da altri movimenti, sono
azioni motorie coordinate e circoscritte, volte a
generare un significato e indirizzare a un interlocutore, al fine di raggiungere uno scopo.
Il loro insieme viene definito “linguaggio del corpo”
anche se sono interessate soprattutto le mani.
Già nell’antichità davano importanza al movimento
delle mani, Quintiliano affermava che “le altre parti
del corpo aiutano a parlare, mentre le mani possono
parlare esse stesse”.
Possiamo suddividere i gesti in:
- Gesticolazione (o gesti iconici o lessicali), questa
categoria comprende i gesti “iconici” quando si riferiscono a realtà concrete e gesti “metaforici”, quando
si riferiscono a concetti astratti. Essi accompagnano
il parlare, variano per forma, per estensione spaziale
per durata e sono in stretta relazione con quanto si
dice con le parole.
- Pantomima, sono i gesti che costituiscono la rappresentazione e l’imitazione di azioni, di scene o di
situazioni.
- Emblemi (o gesti simbolici). Tali gesti sono movimenti notevolmente convenzionalizzati e codificati,
tipo il segnale di OK. Di solito sono compiuti a distanza, in assenza di linguaggio, e in grado di esprimere concetti che possono essere detti anche con le
parole.
- Gesti deittici, sono movimenti, di norma compiuti
con l’indice, per indicare un oggetto, una direzione o
un evento a distanza.
- Gesti motori (o percussivi). Sono movimenti semplici, ripetuti in successione e ritmici (come il tamburellare con le dita) che possono accompagnare il
discorso ma che possono essere prodotti anche da
soli.
Possono fare parte di questa categoria anche i cosiddetti “gesti di autocontatto” che, di norma, svolgono
una funzione manipolatoria in condizione di ansia,
di tensione fisica o psichica ecc. e che comportano la
ripetizione del medesimo movimento (per esempio
grattarsi la nuca).
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