SOCIETÀ
di Luigi Salvo
Abbattiamo i pregiudizi
È
cosa risaputa che esistere non è quasi mai una
faccenda comoda. Il fatto stesso di essere venuti
al mondo comporta una serie di effetti collaterali fastidiosi: contrattempi, disavventure, malattie mettono l’individuo in continuo affanno.
Forse la peculiarità più nobile dell’essere umano è proprio
quella di trovare, in mezzo agli ostacoli e ai disagi, un significato alla propria esistenza, di vivere comunque, pur in
mezzo alle incertezze e alla precarietà, dei giorni felici. Essere giovani è stato probabilmente più difficile in passato che
ai giorni nostri, almeno dal punto di vista delle condizioni
materiali ed economiche.
Oggi lo è senz’altro di più dal punto di vista psicologico ed
esistenziale e ancor più per i giovani disabili. Difattì tra le
difficoltà più severe che accompagnano l’umano esistere c’è
la disabilità. L’incapacità, cioè, di svolgere alcune funzioni in
modi che la gente considera normali.
Una malattia, ereditaria o congenita, un trauma, una patologia degenerativa, possono causare in una persona tali difficoltà. L’atteggiamento della gente comune nei confronti
della disabilità e delle persone portatrici di handicap, è il
più delle volte improntato a una pietà inferiorizzante e a
un compatimento quasi offensivo. Ma dopo anni di lotta
qualcosa sta cambiando, anno dopo anno numericamente
sono sempre di più le persone che tendono una mano con
animo sensibile e immensa stima verso il prossimo meno
fortunato.
In merito, difatti, il mio pensiero non può non soffermarsi,
all’amico Daniele Fiorile ideatore del 100 % Fitness Magazine, che ha peronato la mia causa sia moralmente che
economicamente ed al quale rivolgo un amorevole grazie
per l’opportunità e il sostegno che mi sta off rendo. Certo,
la sofferenza è a noi vicina e come un pungolo, una spina
nella carne, induce noi e gli altri a interrogarci sul significato dell’esistere.
Chi però ha qualche menomazione,