100% Fitness Mag - Anno II Agosto 2008 | Page 34

S alute & Benessere di Erminio Liguori Cardiologo - Endocrinologo CARDIOLOGIA FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARI ULTIMA PARTE V eniamo ora a considerare l’ultimo dei fattori di rischio “classici”, l’ Obesità. Qui il discorso diventa davvero difficile, perché la correzione dell’obesità passa per un grado di coinvolgimento del paziente molto importante, alrimenti si riduce ad una mera “predica” per salvarsi la coscienza. Far dimagrire consistentemente e duraturamente un obeso è forse la sfida più ardua per un cardiologo, anche perchè implica non solo la correzione di inveterate, scorrette, abitudini alimentari, ma anche “un nuovo inizio” ad una vita attiva ed all’uso corretto della muscolatura del proprio corpo, ogni giorno. Eppure, oltre che la dieta, da osservare con scrupolo e con l’aiuto di una bilancia pesa-alimenti, nella stragrande maggioranza dei casi basta un po’ di buona volontà per scrollarsi di dosso l’apatia e l’inerzia e per prendere la sana abitudine di fare attività fisica quotidiana; 34 100% Fitness Magazine basta camminare a piedi per 5 Km al dì a passo moderato per incidere positivamente, oltre che sul peso corporeo, anche sull’assetto lipidico e sulla pressione, con un evidente vantaggio, anche in termini di autostima. Da quanto detto in queste puntate, risulta intuitivo il serrato intreccio dei Fattori di Rischio fra loro: c’è un continuum fra Obesità-Sedentarietà- Diabete-Ipertensione-Dislipidemia, che trova la sua più alta espressione nella c.d. Sindrome Metabolica. Che poi ci si sovrapponga il fumo di sigaretta… A mia opinione forse il più importante e di sicuro quello che scatena il danno iniziale fra i Fattori di rischio. Per ultimare questa chiacchierata che ho cercato di mantenere in una forma discorsiva e semplice per un pubblico non esperto e moderatamente interessato, vorrei svolgere alcune considerazioni conclusive sulla Familiarietà. E’ a tutti noto che molti dei Fattori di rischio riconoscono una più o meno spiccata familiarietà, ma questo concetto non sembra essere tenuto nella giusta considerazione della maggior parte delle persone, che vivono spesso questa familiarietà come una scusante dei loro comportamenti errati, o come una giustificazione fatalistica delle loro affezioni, o, peggio, come una “attenuante”. Invece è vero l’esatto contrario, in quanto quasi sempre è una “aggravante” perché incide da più anni delle forme acquisite. Cosa fare dunque? Io consiglio sempre, a chi mi si presenta con deboli fattori di rischio in atto, ma con una pesante familiarietà, di contrastare SUBITO le naturali, negative, tendenze: perdere peso e fare sport se si e’ di tendenza obesi, mangiare con poco o senza sale se di tendenza ipertesi, etc. etc. E COMUNQUE MAI FUMARE!!!