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spingersi e per sondare se continua ad
esserci per loro una rete di protezione.
L’adolescente per esplorare il mondo
deve avere alle spalle una “base sicura”
alla quale fare riferimento nei momenti di maggior bisogno. I genitori sminuiscono e non riconoscono il
ruolo importante del gruppo dei pari,
pensando di essere i migliori nel fornire consigli e sentendosi minacciati
dal maggiore interesse del figlio verso
il mondo esterno alla famiglia spesso
percepito come pericoloso e minaccioso.
Con questo atteggiamento, ancora
una volta, i genitori trasmettono insicurezza e sfiducia nei confronti del
mondo e degli altri. Inoltre i genitori denotano una mancata capacità
ad accettare che il proprio figlio sta
crescendo (e contemporaneamente
l’avvicinarsi della loro vecchiaia e la
paura del “nido vuoto”) e che ha bisogno di nuovi punti di riferimento
esterni all’ambito familiare. Eccessiva
attenzione da parte dei genitori alla
forma (linguaggio) e all’estetica (abbigliamento) trascurando la sostanza
sono tentativi falliti di entrare in una
intima relazione con il figlio. Il non
conoscere limiti e le mezze misure è
tipico degli adolescenti che si mettono giorno dopo giorno alla prova.
Se le regole ed i confini non sono
rispettati forse bisogna chiedersi il
perché. Spesso l’adolescente riceve
messaggi contraddittori dai due genitori che sono in disaccordo sul piano
dell’educazione (squalifica reciproca)
e dello stabilire le regole.
Queste ultime per essere rispettate
devono essere spiegate e in parte condivise dal ragazzo che deve sentirle
giuste e necessarie al suo sviluppo
psico-affettivo. La mancanza di fiducia nei figli genera grosso disorientamento; gli adolescenti hanno bisogno
di riconoscimento, approvazioni e
critiche costruttive che aumentino le
loro capacità meta-cognitive.
alute & Benessere
ADOLESCENZA
CONCLUSIONI Teenager aggressivi, oppositivi, in continuo contrasto
con i genitori? C’è qualcosa che non
va nella loro testa spesso pensano,
disperati, i genitori. La realtà non è
forse così lontana. Almeno è quanto
sostengono gli autori di un recente
studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of
Sciences (Allen NB, Whittle S, Yap
M, et al. Prefrontal and amygdala
volumes are related to adolescents’ affective behaviors during parent–adolescent interactions February , 2008),
secondo i quali i ragazzi “perennemente arrabbiati” presenterebbero
una morfologia cerebrale significativamente diversa rispetto a quella dei
coetanei “più tranquilli”. I ricercatori
australiani hanno infatti analizzato e
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