100% Fitness Mag - Anno II Agosto 2008 | Page 27

S spingersi e per sondare se continua ad esserci per loro una rete di protezione. L’adolescente per esplorare il mondo deve avere alle spalle una “base sicura” alla quale fare riferimento nei momenti di maggior bisogno. I genitori sminuiscono e non riconoscono il ruolo importante del gruppo dei pari, pensando di essere i migliori nel fornire consigli e sentendosi minacciati dal maggiore interesse del figlio verso il mondo esterno alla famiglia spesso percepito come pericoloso e minaccioso. Con questo atteggiamento, ancora una volta, i genitori trasmettono insicurezza e sfiducia nei confronti del mondo e degli altri. Inoltre i genitori denotano una mancata capacità ad accettare che il proprio figlio sta crescendo (e contemporaneamente l’avvicinarsi della loro vecchiaia e la paura del “nido vuoto”) e che ha bisogno di nuovi punti di riferimento esterni all’ambito familiare. Eccessiva attenzione da parte dei genitori alla forma (linguaggio) e all’estetica (abbigliamento) trascurando la sostanza sono tentativi falliti di entrare in una intima relazione con il figlio. Il non conoscere limiti e le mezze misure è tipico degli adolescenti che si mettono giorno dopo giorno alla prova. Se le regole ed i confini non sono rispettati forse bisogna chiedersi il perché. Spesso l’adolescente riceve messaggi contraddittori dai due genitori che sono in disaccordo sul piano dell’educazione (squalifica reciproca) e dello stabilire le regole. Queste ultime per essere rispettate devono essere spiegate e in parte condivise dal ragazzo che deve sentirle giuste e necessarie al suo sviluppo psico-affettivo. La mancanza di fiducia nei figli genera grosso disorientamento; gli adolescenti hanno bisogno di riconoscimento, approvazioni e critiche costruttive che aumentino le loro capacità meta-cognitive. alute & Benessere ADOLESCENZA CONCLUSIONI Teenager aggressivi, oppositivi, in continuo contrasto con i genitori? C’è qualcosa che non va nella loro testa spesso pensano, disperati, i genitori. La realtà non è forse così lontana. Almeno è quanto sostengono gli autori di un recente studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Allen NB, Whittle S, Yap M, et al. Prefrontal and amygdala volumes are related to adolescents’ affective behaviors during parent–adolescent interactions February , 2008), secondo i quali i ragazzi “perennemente arrabbiati” presenterebbero una morfologia cerebrale significativamente diversa rispetto a quella dei coetanei “più tranquilli”. I ricercatori australiani hanno infatti analizzato e regist ɅѼ