20 -- 100% Fitness Magazine - Novembre 2006
IL LINGUAGGIO
DEGLI
SCARABOCCHI
Rivelano il carattere ma anche le proprie emozioni perché, essendo eseguiti distrattamente,sono
segnali lanciati involontariamente dal nostro cervello.
S
carabocchiare non significa disegnare. I disegni veri e
propri, infatti, sono sempre eseguiti con attenzione,
avendo continuamente presente quello che si vuole
ottenere. Gli scarabocchi invece, sono fatti quasi
in modo inconsapevole: chi li realizza pensa ad
altro, oppure li fa senza avere in mente nulla.
Succede a tutti, mentre telefoniamo, durante una riunione, sui
banchi di scuola: si afferra la penna e si comincia a
scarabocchiare.
Spirali, tratteggi, fiorellini, stelle, volti, ognuno ha un soggetto
preferito e uno stile personale.
Secondo gli psicologi gli scarabocchi fanno parte
del cosiddetto linguaggio non verbale,
cioè l’insieme dei segnali che il nostro corpo
“lancia” involontariamente
reagendo a determinate situazioni.
Quelli che facciamo mentre siamo al telefono, mentre guardiamo
la TV o seguiamo una conferenza sono,dunque messaggi che
vengono dal profondo. In molti casi rivelano le emozioni del
momento.
E’ il caso, per esempio, di chi scarabocchia continuamente case
perché è angosciato dal mutuo.
Analizzando i propri disegni “inconsci”, è possibile, quindi, capire
che cosa si prova in un determinato momento e le sensazioni che
non si riescono a esprimere a parole.
Altre volte invece, gli scarabocchi rivelano un aspetto di un
problema irrisolto o di un lato del proprio carattere.
Per esempio, la persona pacifica che disegna frecce con punte
rivolte verso l’alto ha paura di affrontare gli altri, mentre che
scarabocchia frecce con la punta rivolta verso il basso ha più
paura di se stessa.
Secondo alcuni psicoanalisti, gli scarabocchi sono quasi
terapeutici.
Aiutano infatti, a rilassarsi, a staccare
la spina e addirittura, a combattere
malessere e insonnia.
Spesso, infatti, problemi fisici, come i disturbi del sonno,
dipendono da forti stati di tensione.
Scarabocchiando, si dà libero sfogo alle proprie emozioni e ai
sentimenti che le regole sociali impediscono di manifestare
apertamente: cosi si scarica tutto lo stress e ci si
gode il meritato relax.
Invece di insultare il capo, di addormentarsi
durante una riunione, di attaccare il telefono nel
ben mezzo di una conversazione, si impugna la
penna e si inizia a scarabocchiare: è un modo
per sfogare rabbia, noia, tristezza, ma anche per
essere più predisposti e propensi all’ascolto.
E dopo ci si sente meglio perché si è riusciti a
dar voce a sensazione forti, inesprimibili a
parole.
L’importante è prendere la
penna e lasciarla scorrere,
senza pensare a ciò che si
stà facendo.
Dopo questa lunga descrizione dei messaggi
cerchiamo di capire insieme, le categorie più
prolifiche da questo punto di vista.
Iniziamo con gli adolescenti, considerando che
hanno un’attività emotiva più intensa, gli schizzi
più ricorrenti a questa età sono fiori, cuori, gli
occhi: figure che rivelano sentimenti di gioia e