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14 -- 100% Fitness Magazine - Novembre 2006 SALUTE & BENESSERE E’ NATO Ora però mi accade… PROBLEMI NEL POST-PARTUM L’ evento “parto”, circa il 22% delle donne che hanno partorito spontaneamente, a distanza di due mesi, presentano nel postpartum problemi di incontinenza urinaria e/o di statica pelvica. Al parto vaginale è universalmente riconosciuto un ruolo causale nella genesi di tali disturbi. Non tutte le donne sanno che gli organi pelvici come l’utero, la vescica, e il retto sono sostenuti, all’interno del bacino, da un vero e proprio “organo di sostegno”: il pavimento pelvico. Tale struttura, come indicato dal nome, funge da base per gli organi endopelvici, ed è costituito da legamenti e da muscoli. Il parto lascia dei segni indelebili sul pavimento pelvico quali la parziale denervazione del nervo pudendo, l’alterazione funzionale delle fibre sensitive, danni al tessuto connettivo di supporto uretrale e traumi muscolari. Oltre all’incontinenza urinaria e al prolasso vaginale, va ricordata anche la patologia del perineo posteriore, dovuta a traumi dello sfintere anale o a esiti da lacerazioni o episiotomia da parto. Numerosi sono i problemi che si presentano nel post- partum, tra cui: - Piccole fughe di urina durante uno sforzo - Necessità di urinare numerose volte al giorno - Impellente bisogno di andare in toilette - Ridotta o assente sensibilità vaginale di Laura Del Piano Ostetricia e Ginecologia - Dolore ai rapporti sessuali - Iniziale sensazione di peso al basso ventre - Difficoltà alla defecazione - Impossibilità a trattenere gas e/o feci Tutte queste problematiche vengono spesso taciute dalla neo mamma nella convinzione che il tempo “aggiusti” tutto. In contemporanea iniziano però problemi di natura psico-sociale. Molto spesso si attivano meccanismi inconsci per paura di rivelare tali problemi, come portare quotidianamente protezioni per le perdite urinarie, ridurre i tempi di attività sociale lontano dal bagno, smettere qualsiasi forma di attività fisica per paura di perdere durante uno sforzo e così via. Anche la vita di coppia ne risente, infierendo sull’equilibrio psico-fisico della donna e sulla qualità di vita in generale. Il pavimento pelvico simbolicamente è l’organo dell’autoconservazione e dell’integrità, è sede di funzioni neurovegetative e di istinti legati alla sopravvivenza. Purtroppo molte donne non lo conoscono e idealmente si potrebbe cominciare un training ancora prima della gravidanza. Nel training perineale è importante sensibilizzare le donne alla presa di coscienza, affinare la propriocettività, corticalizzare le funzioni muscolari, correggere le disfunzioni della statica pelvica, tonificare le attività dei muscoli dell’elevatore dell’ano, prevenire le disfunzioni dell’apparato urogenitale. Se invece le gravide risultano già sintomatiche, occorre iniziare un vero e proprio training rieducativo. La rieducazione può partire con esercizi semplici ma mirati, utilissimo il diario minzionale ed eventuale correzione di comportamenti sbagliati. In un secondo tempo si interviene con la kinesiterapia (massaggio perineale, stretching vaginale) e con vari ausili quali i coni vaginali, ecc. fino all’utilizzo di tecniche quali il biofeedback e la stimolazione elettrica funzionale. Il ruolo del rieducatore è quello della tutela della salute delle donne nella loro globalità e della buona qualità di vita durante tutte le fasi del ciclo vitale. Infatti pubertà, fertilità, gravidanza, parto, puerperio, allattamento, menopausa, climaterio costituiscono fasi di mutamento importanti nei processi psichici, fisici e sociali della donna, e l’area perineale è l’area corporea sommatoria delle variabili sovraesposte in cui la donna legge e osserva i cambiamenti della sua vita e ciò l’aiuta a costruire la propria identità femminile.