24 -- 100% Fitness Magazine - Dicembre 2006
E’ tempo di...
di Rossella Gargiulo
Biologa nutrizionista
Rubrica ideata per far conoscere i tempi naturali di maturazione degli ortaggi e della frutta
e sapere quando poterli consumare nel rispetto di un’alimentazione sana e genuina.
NEL MESE DI DICEMBRE
La frutta:
Arance - Mandarini - Mandaranci - Limoni - Uva - Mele - Pere - Cachi - Castagne
Gli ortaggi:
Cavolfiori - Broccoli - Broccoletti - Rape - Cardi - Zucca - Bietole - Spinaci - Finocchi - Insalate
Cavolo
& Affini
E’
coltivato a scopo alimentare in oltre 150 specie appartenenti alla
famiglia botanica delle Brassicaceae o Cruciferae (cavoli di
Bruxelles, cavoli cappucci, verze, rape, cavolfiori, broccoli, cavolo
cavaliere, cavolo rosso, cavolo caraibico).
Il suo nome deriva dal greco Kaulos ed è conosciuto e
apprezzato sin dai greci, che lo introducono nell’Italia
meridionale. Nell’antica Roma, molti tra cui Catone,
riconoscevano al cavolo qualità depurative, calmanti e
tonificanti. Da un punto di vista nutrizionale esso è composto
da: acqua 92%, protidi 1-4 %, lipidi 0,3 % e glucidi 5-7%,
sostanze solforate e minerali (fosforo, calcio, sodio).
Ha modeste quantità di vitamina A, B e di vitamina PP. Elevato
invece il contenuto in vitamina C: circa 50-60 milligrammi in
100 grammi di prodotto. 100 grammi di cavolo ci forniscono 15
kilocalorie circa.
L’interesse per le proprietà terapeutiche di questo ortaggio,
dopo il declino dello scorso secolo, è rinato ai giorni nostri; oggi
infatti al cavolo viene riconosciuta la maggior parte delle
proprietà che gli attribuivano gli antichi.
Le proprietà di questo ortaggio sono innumerevoli. La sua
azione antiscorbutica è nota da tempo; i crauti infatti entravano
nell’alimentazione di bordo sulle navi, proprio per prevenire lo
scorbuto. Il più salutare è considerato il cavolo rosso; tra le
proprietà principali ricordiamo l’azione: antianemica,
antidiarroica, cicatrizzante, depurativa, diuretica, emolliente,
ipoglicemizzante, espettorante, vermifuga, antinfiammatoria e
antiastenica.
Il cavolo si può utilizzare crudo, tagliato molto finemente in
insalata, condito con una salsina di acciughe, battute e
schiacciate, con olio, pepe e aceto.
E’ uno dei componenti del minestrone e delle minestre di
verdura. Appena scottato e ben sgocciolato può essere
insaporito con olio e aglio in padella e bagnato a fine cottura con
aceto o vino bianco. Il cavolfiore bollito è un ottimo condimento
per la pasta, con aggiunta di
olio extra-vergine di oliva e
abbondante pepe nero.
E’ uno degli ingredienti
della cosiddetta “insalata
di rinforzo”, uno dei
piatti tipici del
banchetto di Natale
della cucina
napoletana.
E per finire un
consiglio: per limitare la
diffusione dell’odore del cavolo in
cottura, aggiungete all’acqua mezzo
limone con la buccia o qualche
cucchiaio di aceto.